Il dolore dei Vescovi americani per la sparatoria in chiesa

I Vescovi americani esprimono il loro dolore per la sparatoria avvenuta nella chiesa battista di Sutherland Springs, in Texas, condannando il gesto. Con fermezza il cardinal Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale statunitense, dichiara: “Esiste un problema di base nella nostra società e di questo tutti dobbiamo essere consapevoli. Una cultura della vita non può più tollerare la violenza armata in ogni sua forma”. Tra le vittime anche donne e bambini, di cui una incinta. “Questo evento tragico ed incomprensibile allunga la lista, sempre in crescita, delle uccisioni di massa; alcune delle quali avvengono anche nelle chiese mentre le persone sono in preghiera o in adorazione – aggiunge il porporato, che ha assicurato le sue preghiere e quelle di tutte le chiese cattoliche, addolorate per la comunità battista – riunite in un luogo sacro, ora sfigurato da una terribile violenza”.

Mons. Garcia-Siller: “Siamo scioccati”

Come riporta il Sir, anche mons Gustavo García-Siller, Arcivescovo di San Antonio, città distante poche miglia dal luogo dell’eccidio dice che “Il male perpetrato su bambini e anziani riuniti in preghiera non ha senso e non potrà mai essere pienamente compreso. La nostra incredulità e il nostro shock sono schiaccianti. Non ci può essere alcuna spiegazione davanti ad una tale scena di orrore consumatasi nella chiesa di questa piccola comunità”. Il presule chiama più volte fratelli i membri della chiesa battista, noti a tutte le parrocchie vicine anche per il lavoro comune a favore della pace e della riconciliazione nelle diverse comunità. L’arcivescovo invita poi tutte le Caritas della diocesi a mettersi al completo servizio delle necessità dei feriti e delle famiglie delle vittime. Infine, ha esortato tutti i cristiani ad “essere luci nell’oscurità” e a pregare perché “la pace regni in mezzo alla violenza schiacciante della nostra società”.

La strage

Il killer è il 26enne Devin Patrick Kelley. Hanno fra i cinque e i 72 anni le 26 persone uccise mentre partecipavano alla messa della domenica nella chiesa della loro piccola comunità a Sutherland Springs. “La strage peggiore nella storia dello Stato“, afferma il governatore Greg Abbott, mentre sfuggono ancori i motivi che abbiano potuto armare la mano del giovane, giunto in chiesa vestito completamente di nero con un giubbotto antiproiettile.