“Il battesimo non è una formula magica”

Papa Francesco ha continuato, nella consueta udienza generale del mercoledì, la sua catechesi sul battesimo. “Al fonte battesimale – ha ricordato – non si va mai da soli, ma accompagnati dalla preghiera di tutta la Chiesa”. E come sempre il S. Padre ha fatto diverse aggiunte a braccio: “La preghiera della Chiesa… La Chiesa prega per tutti, è una cosa bella pregare per gli altri. Tante volte non abbiamo alcun bisogno vicino e non preghiamo, no… preghiamo per chi è nel bisogno, per chi non ha fede. La preghiera della Chiesa sempre è in atto”. Ricordando i gesti che si compiono durante il rito del battesimo, il Papa ha anche ricordato che “pregare per i bambini, per la salute spirituale e corporale, è un modo di proteggerli. Proteggere i bambni con la preghiera”.

Dono dello Spirito Santo

Poi il S. Padre ha sottolineato che”il battesimo non è una formula magica, ma un dono dello Spirito Santo che aiuta chi lo riceve a lottare contro lo spirito del male”. E citando l'unzione dei catecumeni, un “simbolismo” ripreso dagli antichi lottatori che si ungevano il corpo “per tonificare i muscoli e per sfuggire più facilmente alla presa dell’avversario” il Papa ha ricordato che tramite questo segno “la potenza di Cristo Salvatore fortifica per lottare contro il male e vincerlo”. “Il battesimo – ha aggiunto a braccio – ci dà forza per questa lotta quotidiana, anche contro il diavolo, che, come dice S. Pietro, cerca come un leone di divorarci, di distruggerci”.

Lotta contro il maligno

“E’ faticoso combattere contro il male, sfuggire ai suoi inganni, riprendere forza dopo una lotta sfiancante, ma dobbiamo sapere che tutta la vita cristiana è un combattimento. Dobbiamo però anche sapere che non siamo soli, che la Madre Chiesa prega affinché i suoi figli, rigenerati nel Battesimo, non soccombano alle insidie del maligno. Noi tutti – ha concluso ancora fuori testo – possiamo vincere tutto ma con la forza che viene da Gesù“.

Appello per le Coree

Il S. Padre ha poi fatto riferimento al summit di venerdì tra i leader delle due Coree. “E' un'occasione propizia – ha affermato il Papa – per avviare un dialogo trasparente, un percorso concreto di riconciliazione e ritrovata fraternità al fine di garantire la pace nella penisola coreana e nel mondo intero”. Il Papa ha assicurato preghiere per il “popolo coreano che desidera ardentemente la pace” e ha ribadito che “la S. Sede accompagna e incoraggia ogni iniziativa utile per costruire un futuro all'insegna della pace”. Ha quindi rivolto un appello alle autorità affinché abbiano “il coraggio della speranza, facendosi artigiani di pace mentre li esorto a proseguire con fiducia il  cammino intrapreso per il bene di tutti”. Francesco ha quindi invitato la piazza a pregare “Dio padre di tutti” per “il popolo coreano, sia quelli che stanno al sud che quelli che stanno al nord”.