IL 19 GIUGNO IN VATICANO L’INCONTRO TRA IL PONTEFICE E IL PATRIARCA SIRO ORTODOSSO

Nella visita che Moran Mor Ignatius Aphrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente, compirà a Roma dal 17 al 20 giugno, l’incontro con il Santo Padre si delinea come l’appuntamento più importante. A renderlo noto è l’Osservatore Romano segnalando che il colloquio con il Pontefice è previsto venerdì 19 e i due condivideranno un momento di preghiera. A seguire è prevista una tappa sulla tomba del primo Papa e infine al Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

La Chiesa siro-ortodossa nasce dalle prime comunità stabilitesi ad Antiochia e questa città oltre ad ospitare gli apostoli Pietro e Paolo, videro partire i primi missionari che evangelizzarono Europa ed Asia. Attualmente si contano circa 1.800.000 fedeli nel mondo e vi sono 600.000 siriaci ortodossi in Turchia, in Iraq, nel Libano, in Israele e in Siria; diverse ondate di emigrazione hanno avuto luogo verso gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito, l’Australia e la Nuova Zelanda. La comunità più numerosa è quella dell’India con 1.200.000 fedeli.

La Chiesa malankarese siro ortodossa sarà rappresentata da sua Beatitudine Mor Baselios Thomas I nel viaggio a Roma. Si tratta di una Chiesa martire che ha conosciuto episodi di persecuzione nella sua storia e ancor più recentemente in seguito ai tragici attacchi dello Stato Islamico verificatisi in Siria e in Iraq. Un esempio ne sono l’arcivescovo della Chiesa siro-ortodossa, Mor Gregorious Yohanna Ibrahim che insieme al vescovo Paul Yazigi, della Chiesa greco-ortodossa di Aleppo, sono stati rapiti due anni fa, il 22 aprile 2013.