I sacerdoti degli aeroporti, tra accoglienza e dialogo

Favorire uno scambio di riflessioni e di esperienze per rafforzare una visione comune dei compiti e delle competenze degli operatori pastorali coinvolti”. Da lunedì 10 a giovedì 13 giugno, i cappellani aeroportuali si danno appuntamento a Roma per una quattro giorni dedicata all'assistenza dei passeggeri che arrivano negli scali. Gli incontri dal titolo “La pastorale cattolica dell’aviazione civile e lo sviluppo umano integrale” si terranno a Roma presso il Centro Congressi di Villa Aurelia. Le discussioni che verranno affrontate saranno focalizzate sulle peculiarità di questo particolare ruolo pastorale.

Come in un film

La pellicola di Steven Spielberg, “The Terminal”, uscito nel 2014 raccontava la storia di un uomo che rimane bloccato nel terminal aeroportuale di New York. Questi Sacerdoti, invece, scelgono di vivere i questi luoghi accogliendo i passeggeri che vanno e vengono. All'evento hanno aderito circa 90 rappresentanti di cappellanie aeroportuali e agenti pastorali religiosi e laici. Al centro del dibatto ci saranno le peculiarità intrinseche che si concentrano soprattutto sull'accoglienza dei passeggeri in difficoltà e sulla presenza concreta di edifici per la preghiera, dando un sostegno anche a chi lavora quotidianamente negli aeroporti. Un valore che questi sacerdoti possono portare anche in seno al dialogo interreligioso ed ecumenico.

Il programma

Il primo giorno del raduno dei cappellani aeroportuali, dopo la riflessione spirituale di don Davide Lees, sacerdote della diocesi di Roma, e il discorso introduttivo del cardinale Peter Turkson, prefetto del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, avrà come tema “La Chiesa in uscita: testimoniare Cristo nell'accoglienza, ascolto ed incoraggiamento di viaggiatori e personale aeroportuale”. Alle ore 12.00, il Papa riceverà i partecipanti in udienza.