“I giovani lavorino per la pace in Sud Sudan” è l’appello dei leader cristiani alle nuove generazioni

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Mentre nella capitale dell’Etiopia continuano i colloqui di pace tra le nazioni in lotta in Sud Sudan, i leader cristiani riuniti nella città di Lee,  uno degli  Stati che è rimasto maggiormente segnato dalla guerra civile, hanno lanciato un appello per la pacificazione di tutto il Paese durante un evento ecumenico che ha raccolto le realtà cristiane del territorio.

“È necessaria una preghiera particolare per i colloqui di pace che si svolgono ad Addis Abeba. Con una sola voce tutti i partecipanti all’incontro implorano Dio perché il 2015 diventi l’anno della pace nel Paese”.

Un particolare invito è stato rivolto ai giovani perché lavorino per l’unità, respingendo l’ideologia tribale che alimenta i conflitti che lacerano lo Stato. Dopo un conflitto ventennale e a due anni dall’indipendenza ottenuta nel 2011 per separarsi dal nord, nel nuovo Sud Sudan è iniziata una guerra di potere tra il presidente Kiir e il suo ex vice Riek Machar che ha acceso antiche divisioni etniche tra Dinka e Nuer, inasprite dalla lotta per il petrolio di cui il territorio è particolarmente ricco.

Le comunità cristiane chiedono da tempo di poter intervenire con un ruolo di maggior rilievo nella mediazione tra le parti in conflitto. Sebbene il 2 Febbraio le due parti hanno firmato un’intesa per il cessate il fuoco, non è stato ancora raggiunto un accordo di pace definitivo.