“I cristiani tiepidi hanno perso entusiasmo e memoria del primo amore”

I cristiani “tiepidi” hanno perso “la memoria del primo amore”, “l’entusiasmo”, “la pazienza, quel ‘tollerare’ le cose della vita con lo spirito dell’amore di Gesù”. E’ uno dei concetti espressi da Papa Francesco nell’omelia mattutina a Santa Marta. Nel commento di oggi il Santo Padre ha preso spunto nuovamente dalla lettera agli Ebrei dove vengono richiamati “alla memoria quei primi giorni” in cui il cristiano incontra Gesù e riceve la sua luce. “La memoria è tanto importante per ricordare la grazia ricevuta – ha affermato il vescovo di Roma – perché se noi cacciamo via questo entusiasmo che viene dalla memoria del primo amore”, c’è quel “pericolo tanto grande per i cristiani: il tepore”.

Ha evidenziato, inoltre, come i cristiani “tiepidi” facciano venire alla mente due immagini: quella evocata da San Pietro del “cane che torna al suo vomito” e quella indicata da Gesù quando parla di coloro che seguendo il Vangelo hanno cacciato il demonio ma non stanno in guardia e allora il principe delle tenebre torna prendendo “possesso di quella casa”. “Il cristiano – ha spiegato – ha questi due parametri: la memoria e la speranza. Richiamare la memoria per non perdere quell’esperienza tanto bella del primo amore, che alimenta la speranza. Tante volte è buia, la speranza, ma va avanti”. Il Papa ha concluso l’omelia chiedendo al Signore “la grazia di custodire il regalo, il dono della salvezza”.