I cattolici indonesiani promuovono lo studio della Bibbia

Biblicum

[cml_media_alt id='9831']bibbia[/cml_media_alt]Anche se la maggior parte delle famiglie cattoliche possiede una Bibbia, questa viene troppo spesso dimenticata in qualche angolo della casa senza mai essere letta. Così in Indonesia hanno deciso di promuovere un “mese nazionale dedicato alla Bibbia”, il Bulan Kitah Suci Nasional. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i fedeli sull’importanza della lettura della “parola di Dio” quotidianamente, come attività da svolgere in famiglia tra le mura domestiche. E anche quest’anno, l’opera dei sacerdoti e attivisti indonesiani è stata capace di infondere un senso profondo di amore e rispetto per il testo: un legame che, come spiegano gli stessi organizzatori, non deve coinvolgere solo sacerdoti, suore o religiosi, ma anche i semplici fedeli, le organizzazioni e i movimenti cattolici sparsi sul territorio.

Il tema Bibbia, inoltre, è stato affrontato dal Papa all’Angelus di domenica scorsa, che ha invitato tutte le famiglie a tenerla a “portata di mano, per leggerla spesso, ogni giorno, sia individualmente che insieme, marito e moglie, genitori e figli, magari la sera, specialmente la domenica”. L’appello è stato lanciato in concomitanza con l’apertura del Sinodo sulla famiglia, che si sta svolgendo a Roma e durerà fino al 19 ottobre.
Durante il mese nazionale della Bibbia, in Indonesia sono stati promossi momenti di lettura e analisi del testo, in cui ne è stato analizzato il significato e il valore ai giorni nostri e nella società attuale. I sacerdoti, ogni giorno, hanno preparato riflessioni sulla liturgia, proponendole ai fedeli grazie anche all’uso di social network e della rete.