Sos della Chiesa per Haiti nel caos. Escalation di violenza

"La situazione è insostenibile per tutti. Diverse chiese hanno dovuto chiudere i battenti, ci sono stati rapimenti all'interno delle parrocchie", raccontano i missionari

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Allarme violenza ad Haiti. Sos dell’agenzia missionaria vaticana Fides per la nazione centroamericana nel caos. In particolare la sua capitale Port-au-Prince, è da tempo tenuta in ostaggio da bande armate. Tutte coinvolte in attività criminali che vanno dall’estorsione al traffico di droga fino al rapimento a scopo di riscatto. La situazione è talmente grave che le Nazioni Unite premono per l’invio di una forza internazionale. Con il Consiglio di Sicurezza che, pur riconoscendo il deterioramento della situazione della sicurezza nel Paese, non riesce a trovare un accordo per formarne uno. Nel frattempo, la popolazione haitiana è lasciata sola. Di fronte alla violenza e all’incompetenza delle forze dell’ordine, gli haitiani si organizzano in gruppi di autodifesa, aumentando i rischi.

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Foto © Vatican Media

Emergenza Haiti

“La popolazione non ha fiducia nei leader o nella comunità internazionale. Pochi mesi fa, il governo in carica aveva chiesto l’aiuto della comunità internazionale per avere una forza internazionale che aiutasse a combattere le bande armate” dichiara all’Agenzia Fides padre Nestor Fils-Aimé, Superiore provinciale del Canada dei Chierici di San Viatore (CSV) presenti sull’isola. “La popolazione era diffidente poiché questi interventi militari – ce ne sono stati diversi negli ultimi 30 anni – non hanno mai prodotto nulla. Non hanno mai mirato a sradicare il banditismo in modo duraturo. Inoltre, alcuni membri del governo e agenti della polizia nazionale hanno stretti legami con i banditi e proteggono questi criminali”. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva denunciato che “il popolo haitiano rimane nella morsa di una delle peggiori crisi dei diritti umani degli ultimi decenni. E di una grave emergenza umanitaria”. Secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite nei soli primi tre mesi del 2023, il numero di omicidi denunciati ufficialmente è aumentato a livello nazionale del 21% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente. Ben 815 contro 673. Anche il numero di rapimenti è cresciuto in modo inquietante. Passando da un totale di 391 a 637 (con un aumento del 63%).