Giovedì i terremotati in udienza dal Santo Padre

La vicinanza di Papa Francesco alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre non è mai mancata. Se la visita del S. Padre il 4 ottobre scorso nelle zone devastate ne è il simbolo, assume una valenza altrettanto significativa l’udienza di giovedì 5 nell’aula Paolo VI. Il Pontefice accoglierà le popolazioni terremotate di Lazio, Marche e Umbria. L’Anci Marche coordinerà la partecipazione dei sindaci delle regioni che hanno accolto l’invito, a cui parteciperanno anche tutti i presidenti e i direttori delle Associazioni dei Comuni delle regioni colpite. Il programma prevede l’ingresso della Croce della Giornata Mondiale della Gioventù che in marzo sarà pellegrina nelle Diocesi terremotate. Alle 11.30 l’arrivo di papa Francesco, cui seguiranno la testimonianza di un giovane sacerdote e quella di una famiglia terremotata. Dopo l’intervento del Pontefice ci sarà un momento di preghiera.
Solo dall’Umbria sono attesi circa 800 fedeli, guidati dal vescovo della diocesi di Spoleto-Norcia, mons. Boccardo, che in Vaticano è di casa, essendo stato a lungo segretario del Governatorato. “E’ un appuntamento che il Papa vuole riservare a coloro che portano in modi diversi le ferite causate dal sisma e attendono consolazione e speranza” ha detto il vescovo. La curia ha organizzato 14 pullman da diverse località, comprese quelle in cui si trovano gli alberghi che ospitano gli sfollati. Molti saranno anche quelli che raggiungeranno Roma con mezzi propri. Il saluto dei pellegrini umbri sarà portato dal parroco di S. Eutizio di Preci, don Luciano Avenati: l’abbazia è stata distrutta dal sisma. A guidare la delegazione dei fedeli marchigiani ci sarà mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, mentre mons. Domenico Pompili accompagnerà quelli reatini. Proprio ad Amatrice si registrò il maggior numero di vittime, ben 244. Un’ulteriore “carezza” sarà quindi la cerimonia che il 14 gennaio Papa Francesco presiederà nella cappella di Santa Marta. Il S. Padre, infatti, ha accolto la richiesta che gli fece una mamma in occasione della sua visita ad Amatrice, ovvero battezzare la figlia nata pochi giorni prima. Poi sono arrivati altri bambini e così il Papa amministrerà il Battesimo a otto neonati. “Il gesto del Santo Padre – ha detto in proposito il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi – ci dà un segnale importante di speranza, come la volontà del Pontefice di accogliere in udienza il nostro popolo. Saranno due momenti intensi per la nostra gente che con coraggio ha affrontato e affronta ogni giorno le asperità della condizione attuale, fatta di tante prove difficili. La Città di Amatrice, che è anche la Città delle cento Chiese, troverà anche in queste gesti di vicinanza la forza per andare avanti e tornare a sorridere, per sperare in una rinascita non solo materiale ma anche spirituale: il sacramento del Battesimo ricevuto dai nostri piccoli direttamente dalle mani del Santo Padre – conclude il sindaco – possiede un alto valore simbolico di rinascita”.
All’udienza di giovedì parteciperanno anche il commissario straordinario del governo per la ricostruzione, Vasco Errani, e il della Protezione Civile Fabrizio Curcio.