Giornata per la Vita, Cei: “Durante la pandemia non sono mancati comportamenti lontani dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione”

Il messaggio dei vescovi italiani “Custodire ogni vita” in vista della 44esima edizione della giornata che si celebra il prossimo 6 febbraio

fraternità
Il Consiglio Permanente Episcopale (Fonte: CEI)

In occasione del messaggio per la quarantaquattresima Giornata nazionale per la Vita Custodire ogni vita, che si celebrerà il prossimo 6 febbraio, la Conferenza episcopale italiana ha sottolineato –  riporta il quotidiano Avvenire – come “sin dai primi giorni della pandemia moltissime persone si sono impegnate a custodire ogni vita, sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse espressioni del volontariato, sia nelle forme semplici del vicinato solidale. Alcuni hanno pagato un prezzo molto alto per la loro generosa dedizione. A tutti va la nostra gratitudine e il nostro incoraggiamento: sono loro la parte migliore della Chiesa e del Paese; a loro è legata la speranza di una ripartenza che ci renda davvero migliori“.

“Malintesa affermazione di libertà”

Nel documento dei vescovi italiani è stato anche evidenziato come “non sono mancate, tuttavia, manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate spesso da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti“.

“Tali comportamenti e discorsi” – così la Cei – “hanno espresso una visione della persona umana e dei rapporti sociali assai lontana dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione”.

“Il vero diritto è custodire ogni vita”

Nello stesso messaggio i vescovi italiani si pronunciano su aborto e eutanasia: “Il vero diritto da rivendicare è quello che ogni vita, terminale o nascente, sia adeguatamente custodita. Mettere termine a un’esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né dell’umanità, né della democrazia: è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione”.