“Gesù non è un professore che parla dalla cattedra”

Gesù non è un professore, un maestro, un mistico che si allontana dalla gente e parla dalla cattedra, ma è in mezzo, vicino alla gente. E’ quanto affermato questa mattina da Papa Francesco durante la Messa a Santa Marta. Il Pontefice ha evidenziato come Gesù passi “tutta la notte pregando Dio”: “sembra un po’ strano che Lui che è venuto a darci la salvezza, che ha il potere”. Il fatto che Gesù abbia “pregato quando era in terra e continua a pregare adesso per ognuno di noi, per tutta la Chiesa” deve infondere al cristiano coraggio anche nei momenti di difficoltà o di bisogno. Un altro aspetto che dà forza al fedele è la scelta compiuta dal Messia: “Non siete stati voi a scegliere me. Sono io che ho scelto voi!”.

Ogni battezzato può ripetere “io sono scelto, io sono scelta dal Signore!” come ha detto San Paolo: “Lui scelse me, fin dal seno della mia madre”. “Queste – ha proseguito il successore di Pietro – sono cose di amore! L’amore non guarda se uno ha la faccia brutta o la faccia bella: ama! E Gesù fa lo stesso: ama e sceglie con amore. E sceglie tutti! Lui, nella lista, non c’è nessuno importante – fra virgolette – secondo i criteri del mondo: è gente comune”. Il Salvatore ha scelto e sceglie i peccatori; ed è questa l’accusa che gli fanno i dottori della legge, gli scribi: “Questo va a mangiare con i peccatori, parla con le prostitute…”.

Addirittura, sottolinea il Papa, Gesù ha scelto anche Giuda Iscariota che “divenne il traditore… il peccatore più grande per Lui”. “Così è il nostro Maestro, così è il nostro Signore – ha concluso – : uno che prega, uno che sceglie la gente e uno che non ha vergogna di essere vicino alla gente. E questo ci dà fiducia in Lui. Ci affidiamo a Lui perché prega, perché ci ha scelto e perché ci è vicino”.