Francesco: “Colloqui Trump-Kim aiutino la pace in Corea”

Desidero nuovamente far giungere all'amato popolo coreano un particolare pensiero nell'amicizia e nella preghiera. I colloqui che avranno luogo nei prossimi giorni a Singapore possano contribuire allo sviluppo di un percorso positivo che assicuri un futuro di pace per la penisola coreana e per il mondo intero”. E' quanto ha detto Papa Francesco all'Angelus, chiedendo agli oltre 20 mila fedeli presenti in piazza San Pietro di “pregare il Signore. E tutti insieme preghiamo la Madonna, regina della Corea, che accompagni questi colloqui”. 

Le accuse false come un veleno mortale

“Può capitare che una forte invidia per la bontà o per le opere buone di una persona puossa spingere ad accusarla falsamente. Qui c'è un vero veleno mortale: la malizia con cui in modo premeditato si vuole distruggere la buona fama dell'altro”, ha spiegato il Pontefice commentando il Vangelo di oggi che, ha sottolineato, “ci mostra due tipi di incomprensione che Gesù ha dovvuto affrontare: quella degli scribi e quella dei suoi stessi familiari e contiene un ammonimento che serve a tutti noi”. 

Dio ci liberi da questa terribile tentazione! E se, esaminando la nostra coscienza, ci accorgiamo che questa erba cattiva sta germogliando dentro di noi, andiamo subito a confessarlo nel sacramento della Penitenza, prima che si sviluppi e produca i suoi effetti malvagi che sono inguaribili. State attenti perchè questo atteggiamento distrugge le famiglie, le comunità e persino la società“, ha ribadito il Pontefice. 

Francesco ha ricordato che “gli scribi erano uomini istruiti nella legge e nelle Sacre Scritture e incaricati di spiegarle al popolo” e “alcuni di loro vengono mandati da Gerusalemme in Galilea, dove la fama di Gesù cominciava a diffondersi, per screditarlo agli occhi della gente“, “per fare l'ufficio di chiaccheroni, per screditarlo e distruggerlo”. E questi scribi “arrivano con un'accusa precisa e terribile: 'Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni'”: “questo è dire più o meno, questo è un indemoniato”. Infatti “Gesù guariva molti malati, e loro vogliono far credere che lo faccia non con lo Spirito di Dio, ma con quello del Maligno”. “Gesù reagisce con parole forti e chiare, non tollera questo – ha ricordato il Papa -, perché quegli scribi, forse senza accorgersene, stanno cadendo nel peccato più grave: negare e bestemmiare l'Amore di Dio che è presente e opera in Gesù. La bestemmia. E' il peccato contro lo Spirito Santo, è l'unico peccato imperdonabile, così dice Gesù, perché parte da una chiusura del cuore alla misericordia di Dio che agisce in Gesù“.