Francesco agli scout: “Fate strada” in famiglia, nel creato e nelle città

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“Vivere a più stretto contatto con la natura” significa rispettarla, ma anche impegnarsi a “contribuire concretamente per eliminare gli sprechi di una società che tende sempre più a scartare beni ancora utilizzabili e che si possono donare a quanti sono nel bisogno”. Sono le parole di Papa Francesco pronunciate durante l’udienza al Masci, il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, in occasione del 60° anniversario dalla sua fondazione. “Vorrei incoraggiarvi”, ha affermato il Pontefice, a proseguire “il vostro cammino che vi chiama a fare strada in famiglia; fare strada nel creato; fare strada nella città. Camminare, facendo strada: camminanti, non erranti e non quieti! Sempre camminare, ma facendo strada”.

La famiglia, ha osservato, “cellula della società” e “comunità di amore e di vita”, “insegna a relazionarsi con gli altri e col mondo”. “E’ importante riaffermare – ha proseguito – che l’educazione in famiglia costituisce una scelta prioritaria. Per voi genitori cristiani la missione educativa trova una sua specifica sorgente nel Sacramento del matrimonio, per cui il compito di allevare i figli costituisce un vero e proprio ministero nella Chiesa”. Secondo il successore di Pietro “il nostro tempo non può disattendere la questione ecologica” e noi, “in quanto discepoli di Cristo, abbiamo un motivo in più per unirci con tutti gli uomini di buona volontà per la tutela e la difesa della natura e dell’ambiente. Il creato, infatti, è un dono affidatoci dalle mani del Creatore”.

Nella società “complessa e multiculturale” di oggi, ha poi osservato, “voi potete testimoniare con semplicità e umiltà l’amore di Gesù” per tutti, specialmente per chi “nella città vive spesso situazioni faticose, e a volte rischia di smarrirsi, di perdere la capacità di vedere l’orizzonte, di sentire la presenza di Dio”. Per il vescovo di Roma “la vera bussola da offrire a questi fratelli e sorelle è un cuore vicino, un cuore ‘orientato’, cioè con il senso di Dio”. “Cari fratelli e sorelle – ha concluso – continuate a tracciare il vostro cammino con speranza nel futuro. La vostra formazione scoutistica è un buon allenamento!”.