Fine vita, Becciu: “È cultura della morte”

Non ha nascosto il suo sconcerto il cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi che, sul verdetto emesso dalla Consulta in merito al fine vita, da Marco Cappato considerato una “vittoria di libertà”, a La Repubblica, scrive: “Stiamo con la Conferenza episcopale italiana, ovviamente, ed esprimiamo insieme a tutti i vescovi del Paese il nostro sconcerto e la nostra preoccupazione. Vorrei anche ribadire che se è giusto avere sempre il massimo rispetto delle idee altrui, qui si corre il rischio di disseminare la cultura della morte quando invece siamo portati a fare tutto il possibile affinché si diffonda una mentalità che ama la vita e che la cultura della vita cerchi di difendere fino alla fine. L'obiezione di coscienza è lecita. I cristiani, del resto, fin dall'inizio sono stati pronti a servire Cesare in tutto, nel rispetto delle leggi e delle istituzioni, nel mettersi a servizio dei loro padroni e della patria, ma vi era una sfera della propria persona su cui non erano disposti a cedere, anche a costo della vita. Mi riferisco alla sfera della coscienza. Questo è l'insegnamento che ha dato anche da Gesù, e cioè servire l’imperatore ma non tradire la propria coscienza”.