Festa della Gendarmeria, il Papa: “Zelanti servitori della Santa Sede”

“Penso con animo riconoscente alla dedizione e alla generosità che contraddistinguono questi zelanti servitori della Santa Sede nello svolgimento fedele dell’ordinaria attività”. Sono queste le parole che Papa Francesco ha rivolto – nel discorso letto a suo nome dal Sostituto della Segreteria di Stato monsignor Angelo Becciu – al Corpo della Gendarmeria Vaticana, guidata dal Comandante Domenico Giani, che ha festeggiato il suo 201esimo anniversario nel giorno in cui festeggiano il loro patrono, San Michele Arcangelo. “Auspico che l’intero corpo incoraggiato dalla nobile tradizione e chiamato a promuovere la comunione e la fraternità – ha continuato il Pontefice, prima di impartire la benedizione apostolica – possa perseverare nel servizio gioioso”.

Il discorso del comandante Giani

Durante la celebrazione che si è svolta nel Giardini Vaticani, alla quale hanno partecipato il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, il presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il cardinale Giuseppe Bertello, oltre a molte autorità civili e militari, il comandante della Gendarmeria, Domenico Giani ha pronunciato il suo discorso, ringraziando per la collaborazione tutte le forze di sicurezza internazionali e in particolar modo quelle italiane. “Con tutti questi colleghi sempre ci interfacciamo nei viaggi del S. Padre e così saluto anche gli amici prefetti di tante città presenti questa sera in mezzo a noi. Saluto anche i colleghi degli organismi di informazione che ci accompagnano nelle delicate missioni. Esprimo sincera gratitudine al Ministro dell’ Interno, Marco Minniti, per questa particolare e forte vicinanza. Allo stesso tempo non posso ringraziare abbastanza le autorità internazionali con le quali cooperiamo attivamente, in particolare i nostri colleghi da Libano, Oman, Emirati, Spagna, Francia, Usa, solo per menzionare alcune delle più recenti collaborazioni. Inoltre voglio ringraziare i miei colleghi di Portogallo, Colombia, Egitto, Bangladesh, Myanmar, Perù e Cile per l’assistenza fornita durante le recenti visite del S. Padre alle loro rispettive nazioni negli ultimi mesi”. Dopo aver ricordato il viaggio apostolico di Papa Francesco in Egitto, il comandante Giani, ha sottolineato come per tutti sia stato chiaro che in quell’occasione il Pontefice abbia portato un messaggio di pace. Viaggio che si è svolto in totale sicurezza grazie alla collaborazione delle autorità egiziane. “E’ il rispetto degli ordini su cui Roma e il Vaticano hanno potuto contare che ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo”, ha concluso il comandante Giani.

Mons. Becciu: “Indispensabile l’apporto della Gendarmeria”

Presente alla celebrazione nei Giardini Vaticani il Sostituto della Segreteria di Stato monsignor Angelo Becciu che ha sottolineato “l’indispensabile apporto che la Gendarmeria offre all’attività istituzionale” del Pontefice. “La presenza e l’intervento dei gendarmi sono sempre caratterizzati da un composto atteggiamento di discrezione e cortesia, così anche nelle funzioni di sicurezza e di ordine pubblico possiamo apprezzare efficienza e ponderatezza uniti a diligente senso del dovere e di vera attenzione al bene comune – ha affermato mons. Becciu – In ogni contesto in cui vi troviate, tutti possano sempre riconoscere in voi dei fedeli discepoli di Cristo e degli esemplari e devoti servitori della S. Sede. La stima e la fiducia che Papa Francesco ripone in voi così come pure la sua Paterna riconoscenza per la vostra opera di protezione verso la Sua persona e di aiuto alla Sua missione vi sia di stimolo per ritrovare ogni giorno gli ideali e le profonde motivazioni che vi hanno condotti ad intraprendere questo singolare e per certi versi unico lavoro”.