“Fate crescere la cultura della misericordia”

Far crescere una cultura della misericordia, basata sulla riscoperta dell’incontro con gli altri, senza dimenticare di vivere la gioia portata da Gesù. E' l'augurio che Papa Francesco rivolge alle migliaia di ragazzi che fino al 1 gennaio parteciperanno al 40mo Incontro europeo dei Giovani di Taizè, che quest'anno si svolge nella regione di Basilea, crocevia tra Svizzera, Francia e Germania. 

Le sorgenti della gioia

Come riporta Vatican News, nel messaggio scritto in lingua francese a firma del card. Segretario di Stato, Pietro Parolin, si legge: “Il Santo Padre è felice di sapere che voi avete scelto di partecipare a questo Incontro per accogliere e approfondire il messaggio di Gesù che è sorgente di gioia”. Ed è proprio questa ricerca delle “sorgenti della gioia” il filo rosso dell’iniziativa, una gioia che, scrive Parolin, Francesco auspica non si chiuda alle sofferenze del mondo. Anzi, il Papa invita i giovani “a rimanere uniti al Signore(…) affinché Egli possa aiutarvi a spendere i vostri talenti per far crescere una cultura della misericordia, basata sulla riscoperta dell’incontro con gli altri: una cultura in cui nessuno guarda all’altro con indifferenza né gira lo sguardo quando vede la sofferenza dei fratelli”. Nell’anno che sta per finire in cui si è celebrato il 500.mo anniversario della Riforma, si legge ancora nel messaggio, “Il Papa chiede allo Spirito Santo di aiutare voi, giovani protestanti, cattolici e ortodossi, ad arricchirvi con la diversità dei doni fatti a tutti i discepoli di Cristo, per manifestare che la gioia del Vangelo ci unisce al di là di tutte le ferite delle nostre divisioni”.

L'incontro di Taizè

Per la prima volta l’Incontro europeo dei giovani si tiene contemporaneamente in tre Paesi: in Svizzera a Basilea, in Germania a Lorrach e in Francia a Saint-Louis. Gli incontri coinvolgono una regione abituata a superare i confini e ad accogliere le diversità. “Noi siamo stati invitati a Basilea – dice ai microfoni della Radio Vaticana frére Alois, attuale priore di Taizé -;  per questo l’Incontro europeo si svolge qui e noi ne siamo molto felici perché Basilea non rappresenta soltanto la città, ma tutta la regione che comprende anche parti della Francia e della Germania. Oggi dunque esistono, non solo qui, ma anche in altri luoghi, zone che abbracciano i confini, in Europa, e questo è un fenomeno che va aumentando e non possiamo più tornare indietro”. Soddisfazione da parte dei leader delle Chiese locali che in una lettera riguardo all’Incontro si dicono “convinte che sarà un segno della capacità che ha la fede di collegare, di superare e di riconciliare” rallegrandosi “di aprire le loro chiese, le loro case ed i loro cuori ai loro futuri ospiti“.