Emirati, il presidente invoca la preghiera collettiva per la pioggia

Non bastano mari di petrolio per vivere dignitosamente. E questo gli Emirati Arabi Uniti lo sanno bene. Da tempo, infatti, a mancare in questi Paesi è un elemento ancor più fondamentale: l’oro blu. Le siccità imperversano, iniziano a mietere vittime e il Presidente dell’Uae Sua Altezza Shaik Khalifa Bin Zayed Al Nahyan, disperato, ha lanciato ieri un appello ad ogni moschea degli Emirati per riunirsi nella preghiera chiamata Al Istisqaa e finalizzata a invocare la pioggia.
La richiesta divina si terrà il prossimo venerdì 30 dicembre alle ore 8 del mattino: quel giorno le previsioni meteo profilano ad Abu Dhabi sole e una temperatura media di 22 gradi centigradi. Di pioggia, per ora, sembra non esserci speranza.

L’appello del presidente è in conformità con la sunnah del profeta Maometto, che afferma di cercare la pioggia da Allah. Questi territori contano un consumo di acqua pro-capite che supera tutto il pianeta: nel 2006, ad esempio, i sondaggi contavano l’ammontare di circa 235 litri per persona al giorno e questi numeri, di anno in anno, non fanno che aumentare con la crescita della popolazione.