Costretti a pregare in una casa per paura degli islamisti

Decine di cristiani pregano in segreto in una piccola casa privata di un pastore battista nel distretto di Banaadir. Succede in Somalia, dove la paura per le persecuzioni costringe i seguaci del Vangelo a non rivelare pubblicamente la loro fede.

La paura

I cristiani in Somalia, per lo più provenienti da altri Paesi, hanno paura dei gruppi estremisti, in particolare degli jihadisti di al-Shabab, un gruppo legato ad al-Qaida.

Maggioranza islamica

In un Paese in cui il 99,8% della popolazione è islamica, i cristiani sono costretti a nascondersi e a vivere nel terrore. “Ci incontriamo di nascosto in una delle nostre case e preghiamo”, ha rivelato il pastore al portale “Baptista Standard”, mantendo l'anonimato per la sua incolumità personale”. Il nostro è sempre un servizio ma senza urla e canti. Le persone qui intorno non sono amichevoli, specialmente quando scoprono che sei un  cristiano con una fede profonda.”

Evangelizzazione pericolosa

Questo pastore è originario del Kenya e si trova a Mogadiscio per lavoro. Tra i fedeli della casa-chiesa ci sono diversi somali che si sono convertiti dall'Islam. “È molto pericoloso per chiunque presentarsi come cristiani in questo Paese”., ha detto il pastore,rivelando che è rimasto nel Paese dell'Africa Orientale con lo scopo di diffondere anche qui il Vangelo: “Siamo sempre in silenzio – ha rivelato finché incontriamo e condividiamo la parola di Dio in privato. Ma ci siamo sempre fidati di Gesù, sappiamo che ci protegge, come dicono i Testi”.