CLIMA, TURKSON: “NON CI SONO CRISI SEPARATE, MA SOLO UNA COMPLESSA CRISI SOCIO-AMBIENTALE”

“Papa Francesco nella sua enciclica ci dice che i cambiamenti climatici sono una delle principali sfide per l’umanità. Il clima è un bene comune. Oggi la Terra maltrattata si lamenta e il gemito si unisce a quello degli ‘scartati’ del mondo, ma non tutto è perduto perché gli esseri umani possono superarsi e scegliere il bene e rigenerarsi. I singoli cittadini possono cambiare la rotta, ma è necessario che ci sia un impegno universale affinché ognuno offra il contributo alla costruzione della ‘casa comune’, le responsabilità sono di tutti”. E’ quanto ha dichiarato il cardinale Peter Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, intervenendo agli Stati generali sui cambiamenti climatici e sulla difesa del territorio, che hanno preso il via oggi a Roma e che rappresentano la prima tappa italiana verso l’appuntamento con l’Onu al Cop21 di Parigi che si terrà il prossimo dicembre.

I cambiamenti climatici della Terra sono oramai al centro delle agende dei governi e di molti negoziati politico-diplomatici che si stanno impegnando per definire nuovi accordi in modo da raggiungere il “raffreddamento” di almeno 2 gradi della temperatura del nostro pianeta. Solo pochi giorni fa, proprio il cardinale Turkson ha presentato presso la Sala Stampa della Santa Sede l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”, che ha come tema centrale la “custodia del creato”.

“Papa Francesco ci ricorda l’importanza del dialogo e che dobbiamo rafforzare la consapevolezza che siamo una sola famiglia: non ci sono barriere politiche e sociali che permettono di isolarci, non c’è spazio per le barriere dell’indifferenza”, ha aggiunto il cardinale ricordando che anche San Francesco, il santo di Assisi da cui il Pontefice ha preso il nome, nel suo cantico definiva la terra come “una sorella con la quale condividiamo l’esistenza e una madre che ci accoglie tra le sue braccia”.

Il porporato ha inoltre sottolineato che “dobbiamo farci una domanda: che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini?”, per farlo tutti devono capire che “non ci sono crisi separate, ma solo una sola complessa crisi socio-ambientale, ma l’ecologia ci dice che si possono intendere in altri modi economia e progresso”, attraverso ad esempio “la cultura dello scarto, di un nuovo stile di vita e di recupero del degrado delle città”.