Ci sarà un ambasciatore per la libertà religiosa?

La piattaforma on-line CitizenGo chiede all'Unione europea di dotarsi di un Ambasciatore Europeo permamente per la Promozione della Libertà Religiosa nel mondo. Lo fa attraverso una petizione on-line.

Come si legge sul sito dell'organizzazione, il Parlamento europeo nel 2016 ha riconosciuto ufficialmente il genocidio dei cristiani, degli yazidi e di altre minoranze religiose compiuto dai terroristi islamici dell'Isis in Medio Oriente. All'epoca, l'Europarlamento chiese anche la creazione di un Rappresentante Speciale per la Libertà religiosa e di credo nel mondo per prevenire il ripetersi di tragedie simili. Dopo di che è stato incaricato un Consulente speciale della Commissione Europea per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale, ma il suo mandato – spiega la piattaforma CitizenGo – operativo è solo temporaneo, privo di una missione generale sul tema e privo di propri mezzi finanziari per promuovere la causa della Libertà religiosa nel mondo. Il prossimo 15 gennaio il Parlamento Europeo è chiamato a votare il rapporto sul mandato dell'Inviato Speciale per la Libertà religiosa nel mondo: CitizenGo chiede che in quella occasione si chieda ufficialmente la trasformazione di una figura incerta e temporanea in un vero e proprio Ambasciatore Europeo permamente per la Promozione della Libertà Religiosa nel mondo. Si tratterebbe – spiegano i promotori dell'iniziativa – di “una nuova istituzione europea con un proprio mandato generale e specifico, integrato con la politica estera e internazionale dell'Ue, dotato di un prorpio ufficio e di proprie risorse economiche”. CitizenGo dunque avverte: “A maggio si voterà per il rinnovo del Parlamento Europeo e tutti noi valuteremo con attenzione chi ha lavorato per la causa della Libertà religiosa nel mondo e chi no”.