Scuola, così la Chiesa valorizza il capitale umano nell’Italia 4.0

La vocazione della Chiesa è "operare per la salvezza dell’uomo, là dove egli concretamente cresce e si realizza". Perciò le istituzioni scolastiche e formative sono "luoghi decisivi", sostiene la Cei

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La scuola come vocazione. La Chiesa, precisa la Cei, continua ad appassionarsi della scuola. Perché la sua vocazione è operare per la salvezza dell’uomo. Là dove egli concretamente cresce e si realizza. Le istituzioni scolastiche e formative sono luoghi decisivi. Affinché ogni persona “riconosca e promuova la piena verità del suo essere“.Chiesa

Il valore per la Chiesa

Oggi, sottolineano i vescovi nel documento “Educare, infinito presente”, viviamo un tempo in cui l’Italia e il mondo intero sono segnati dolorosamente dall’emergenza sanitaria.  E dalle sue conseguenze. Quindi “dedicarsi alla scuola riveste ancora più valore“. A scuola, infatti, “si aprono spazi in cui poter ricercare insieme il senso delle cose”. Comprese la fragilità e la morte.Chiesa

Trasmissione di conoscenza

“Nelle aule non si trasmettono solo conoscenze- sottolineano i vescovi italiani-. Ma valori che siano bussola di riferimento. Insegnando a lavorare insieme, si costruisce l’appartenenza alla comunità. Studiando il passato, si abilita a interpretare gli eventi del proprio tempo. Aiutando ciascuno a riconoscere e coltivare i propri talenti”. Così si investe in un capitale di competenza, novità, fiducia nel futuro comune. Per scuola la Cei intende “tutte le diverse realtà che compongono il mondo dell’educazione. Cioè le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie. I centri di formazione professionale. E ogni altra istituzione con compiti formativi specifici“.Chiesa

Scuola e modello Roma

Il “capitale umano” è anche al centro del percorso accademico. “Il 10% delle start up italiane è nel Lazio. E in particolare a Roma. Abbiamo il capitale umano. Roma è la città europea con il più alto numero di studenti universitari. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a creare nuove imprese. Dobbiamo attrarre capitali e grosse aziende. C’è bisogno di una comunicazione integrata efficace. Iniziative sul territorio ce ne sono. Ma devono essere messe a sistema. E questo è il ruolo della Regione. Che deve fare da collante tra i diversi attori in gioco. Abbiamo enormi possibilità che vanno organizzate. In un sistema aperto in cui i vari soggetti sono ben collegati. E comunicano bene“, ha detto Luigi Capello, amministratore delegato di LVenture. Il fondatore di Luiss EnLabs ha partecipato all’iniziativa “Futuro in corso. Innovazione e sostenibilità per tornare a crescere”.