Kazakistan, la Chiesa in aiuto della disabilità sui banchi di scuola

Grazie alla Chiesa in Kazakistan nasce la figura dell’"insegnante di sostegno"

inclusione

Sui banchi di scuola la Chiesa in aiuto degli studenti disabili in Kazakistan. La Caritas rappresenta il braccio operativo della Chiesa kazaka. A sostegno degli ultimi. E le sue attività sono divenute anche occasione di promozione comunitaria. E proficua collaborazione. Con le istituzioni civili. Per la piccola minoranza dei fedeli cattolici. Che sono circa 150mila, meno dell’1% di una popolazione al 67,8% musulmana. I cristiani in Kazakistan, nel complesso, sono il 26,5%. Oggi nel paese centrasiatico si contano 4 diocesi cattoliche, evidenzia l’agenzia missionaria vaticana Fides. Per un totale di 70 parrocchie. Con circa 91 sacerdoti. Tra diocesani (61) e religiosi (30).Chiesa

Chiesa in dialogo

Promuovere nella società kazaka la cultura. E dunque idee e iniziative caratterizzate e ispirate dal concetto di inclusione. Con questo spirito la Chiesa in Kazakistan ha avvito una serie di iniziative. Delle quali beneficiano i ragazzi disabili, fisici o mentali. O affetti da sindrome di down. Preziosa risulta, in particolare, la collaborazione di Caritas Kazakhstan con le istituzioni educative. A riferirlo a Fides è don Guido Trezzani, direttore di Caritas Kazakhstan. “Stiamo lavorando ad un progetto che coinvolgerà alcuni istituti di Almaty-spiega don Trezzani-. L’iniziativa sarà realizzata con il contributo di alcuni benefattori italiani. Che stanno preparando un corso di formazione online. Per istituire in Kazakistan la figura dell’insegnante di sostegno. Al momento inesistente. Pensiamo e speriamo che questa idea nata qui ad Almaty possa diffondersi. Favorendo una nuova attenzione ai bisogni scolastici dei ragazzi diversamente abili. Anche in tutto il resto del Paese”.

Chiesa
Pacchi alimentari della Caritas ai poveri

Collaborazione

La collaborazione con le istituzioni civili intende favorire l’integrazione sociale di ragazzi affetti da disabilità. A tal fine ‘è in via di completamento in uno dei giardini pubblici della città di Almaty un “parco inclusivo”. Spiega don Guido Trezzani: “Avendo maturato diversi anni di esperienza nelle attività di formazione ed integrazione di bambini e ragazzi con Sindrome di Down, abbiamo pensato che fosse necessario fare un passo in più verso un’inclusione concreta”.