Isola di Lesbo, le missionarie Scalabriniane in soccorso dei migranti

Campagna delle Suore missionarie di San Carlo Borromeo. La mobilitazione solidale promossa dalle Scalabriniane per l'isola greca al centro degli arrivi di migliaia di rifugiati dal Medio Oriente e dall’Africa che cercano speranza e salvezza in Europa

migranti
Una donna con un bambino in un campo rifugiati a Moria, sull'isola greca di Lesbo - Foto © Angelos Tzortzinis per AFP

Migranti, al via la campagna di raccolta fondi delle suore Scalabriniane. Torna la missione  delle religiose a Lesbo. Isola greca al centro degli arrivi di migliaia di rifugiati dal Medio Oriente e dall’Africa che cercano speranza e salvezza in Europa. E quest’anno le suore hanno lanciato una raccolta fondi dedicata. “La pandemia non ha fermato le richieste di aiuto. E non ha bloccato il flusso”, spiega suor Milva Caro. Aggiunge la superiora della Provincia europea delle suore missionarie scalabriniane: “Il nostro aiuto non può fermarsi. E deve essere un sostegno di tutti. Non possiamo tirarci indietro. Davanti a quei bambini. A quelle famiglie. A quelle persone che hanno necessità. Ecco perché quest’anno abbiamo lanciato una raccolta di fondi. Una chiamata alla collaborazione per cercare di aiutarli”.Lesbo

Lesbo, sos migranti

A Lesbo in migliaia vivono in una tendopoli. Tra l’indifferenza delle istituzioni internazionali. Esortano le religiose: “Aiutiamo i loro piccoli a non interrompere l’istruzione”. Difendendo le famiglie. Per dare loro una speranza concreta. “L’Italia è un Paese dal cuore grande- aggiunge suor Milva–. Sono certa che avremo una forte risposta. Perché non possiamo voltarci. Non possiamo ignorare. Non possiamo dire ‘no’. Lesbo è un luogo di arrivo e di partenza. E spesso ci capita di trovare gli stessi rifugiati nelle nostre comunità in Europa. In una nuova fase della loro vita”. Di qui l’appello a sostenere la missione di Lesbo attraverso la Provincia italiana. Della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo-Scalabriniane.