Card. Parolin: “Multilateralismo unica via per la pace”

“Il Vaticano nella famiglia delle nazioni”. E’ questo il titolo del libro curato dall’arcivescovo di Asolo mons. Silvano Maria Tomasi, già osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu, in cui si analizza il ruolo diplomatico della Santa Sede alle Nazioni Unite.

Il volume, pubblicato dalla Cambridge University Press, è stato presentato venerdì sera alla residenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Nell’occasione, il cardinale Pietro Parolin ha tenuto un discorso incentrato sulle peculiarità della diplomazia vaticana al servizio della pace e, a margine dell’incontro, il segretario di Stato vaticano ha concesso un’intervista esclusiva ad Alessandro Gisotti di Radio Vaticana, della quale riportiamo alcuni passaggi.

Il multilateralismo

“La presentazione del libro – incalza il card. Parolin – che raccoglie un po’ l’attività e gli interventi di mons. Tomasi all’Onu, ci permette di ribadire l’importanza del multilateralismo in un periodo in cui per molti aspetti è in crisi: la tentazione è di fare da sé e di prendere decisioni unilaterali. “La Santa Sede lo ritiene – prosegue – lo strumento per affrontare e per risolvere i complessi problemi del mondo di oggi”.

Pensando alla crisi nordcoreana, poiché “il mondo si è diversificato enormemente, c’è la necessità di ricorrere al  multilateralismo per tentare di risolvere in modo pacifico le differenze che ci sono”.

Papa Francesco ha inviato un tweet chiedendo ai leader riuniti all’Onu di impegnarsi per la pace e per il disarmo. “Un appello, spiega il cardinale, perché nelle loro mani ci sono i destini dell’umanità, il destino della pace, il destino della convivenza armoniosa tra i popoli”. Il Santo Padre ha inviato un messaggio “affinché – conclude l’intervista – essi siano coscienti di questa responsabilità per poi saperla tradurre poi anche nella pratica, attraverso un cammino fatto insieme alla ricerca della pace e dello sviluppo del mondo”.