Card. Filoni: “Condivido alcune perplessità”

Non mancano le perplessità, ma l'accordo tra Cina e Santa Sede, firmato lo scorso 22 settembre e riguardante la nomina dei vescovi nel Paese asiatico, è “un fatto di portata storica per la Chiesa in Cina”. Lo ha detto il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, in una lunga intervista all’Osservatore Romano pubblicata ieri, domenica 3 febbraio.

“Il Papa non abbandonerà il gregge”

Il porporato afferma di comprendere “i dubbi” espressi sull’accordo da parte dei membri della comunità sotterranea che si sentono “abbandonati” e “quasi traditi”. Filoni dunque ammette: “Capisco le perplessità; talvolta le condivido”; ma aggiunge: “Solo un animo superficiale o in mala fede potrebbe immaginare che Papa Francesco e la Santa Sede abbandonino il gregge di Cristo”. Inoltre il card. Filoni dice di non condividere “l’atteggiamento di chi, pur mantenendo le sue legittime riserve, non solo non si sforza di comprendere anche il punto di vista degli altri, ma soprattutto rischia di non remare in sintonia nella barca di Pietro“. 

“No al patriottismo, sì all'amore di patria”

Il prefetto di Propaganda Fide entra poi nel merito dell'accordo, e sottolinea: “Spero di non dover più sentire o leggere di situazioni locali nelle quali si strumentalizza l’Accordo al fine di costringere le persone a fare ciò a cui la stessa legge cinese non obbliga, come iscriversi all’Associazione Patriottica”, ovvero all'organizzazione controllata dal governo. Egli ci tiene a ribadire che “la Chiesa dice no a un 'patriottismo' che possa significare egoismo, chiusura o controllo, dice sì ad un 'amore di patria' che possa significare rispetto per le radici, conoscenza della cultura, proiezione al bene comune e fiducia delle istituzioni verso i propri cittadini. Stiamo lavorandoconcretamente e con rispetto, con le Autorità cinesi. Quello che succederà di qui in poi, quel che di buono potrà crescere, speriamo di vederlo… con l’aiuto di Dio e il contributo di tutti”.

Cosa ha salvato la Chiesa in Cina dallo scisma

Il card. Filoni ha dunque aggiunto: “Il sensus fidei del Popolo di Dio ha salvato la Chiesa in Cina dallo scisma. Nel contesto attuale possiamo dire che le energie per guarire dalle sofferenze ci sono; l’obiettivo è alto e ci sarà bisogno del contributo di tutti per realizzarlo completamente”.