Capitolo generale Fma, a Roma da tutto il mondo con il green pass

La responsabilità di costruire con le nuove generazioni la base del mondo di domani. Si riunisce l'organo che "esercita un’autorità suprema sull'intero istituto in forma sinodale e temporanea", spiega la superiora generale, Madre Yvonne Reungoat

Capitolo generale con il green pass. “Comunità generative di vita nel cuore della contemporaneità”. E’ il tema del vertice mondiale delle suore che si richiamano al carisma di San Giovanni Bosco. Dal 17 settembre al 25 ottobre a Roma. Alla Curia generalizia. 172 Figlie di Maria Ausiliatrice (Fma) per il 24° Capitolo Generale. Un tempo forte di verifica. Di studio. Di riflessione. E di progettazione. Per essere una presenza efficace nella Chiesa. E nel mondo. Le religiose, munite di green pass e certificazioni, provengono dai cinque continenti. Saranno accolte secondo i dettami della normativa anti-Covid. Nella struttura ospitante, inoltre, sono stati organizzati vari ed ampi spazi. Per evitare assembramenti.Mediterraneo

Forma sinodale

“Il Capitolo Generale è l’organo che esercita un’autorità suprema su tutto l’Istituto. In forma sinodale e temporanea- sottolinea la superiora generale, Madre Yvonne Reungoat che ha al suo attivo tredici anni di governo mondiale-. Per questo è importante per noi che si svolga in presenza. In quanto l’esserci permette di accrescere la relazione, la conoscenza tra le Figlie di Maria Ausiliatrice che partecipano. Di camminare insieme. E di potenziare la comunione. Un’esperienza di fede e di discernimento continuo. Per ascoltare con cuore libero e disponibile le chiamate di Dio presenti nella storia. Nel nostro tempo così fragile e precario. In questa pandemia inaspettata che ha spazzato via certezze e sicurezza. E che ha generato povertà a tutti i livelli. Soprattutto nei soggetti più deboli a noi cari. Come i giovani e le donne. Sentiamo la responsabilità di costruire con le nuove generazioni la base del mondo di domani”.capitolo

Missione del Capitolo

Educatrice e comunicatrice, sempre al sevizio degli ultimi, più che mai in tempo di pandemia. Suor Maria Trigila è stata la prima religiosa ad aver conseguito in Italia il tesserino di giornalista professionista. Siciliana di Caltagirone, la città natale di don Luigi Sturzo, dopo la laurea in lettere e due specializzazioni (Comunicazione sociale e Teologia) ha diretto la comunicazione dell’Istituto Maria Ausiliatrice, ha insegnato giornalismo all’Università Salesiana Auxilum di Roma e ora si dedica a tempo pieno alle emergenze sociali nei quartieri poveri di Catania. Spiega suor Trigila a Interris.it: “Il Capitolo si realizza grazie anche all’appoggio del Ministero della Salute. Che ha permesso l’entrata in Italia delle religiose provenienti da contesti particolarmente colpiti dalla pandemia. Per noi è un tempo forte di verifica, di riflessione e di orientamento. Per ricercare insieme la volontà di Dio“.