Le campane suonano in Austria-Alto Adige contro la fame nel mondo e per la pace in Ucraina
Mobilitazione cattolica per la situazione resa ancora più grave dall'aumento incontrollato dei prezzi dei generi alimentari. Le conseguenze planetarie dell'invasione russa
Domani le campane suonano per la pace in Ucraina. E contro la fame nel mondo . Venerdì 29 luglio, alle ore 15, le campane delle chiese dell’Alto Adige e dell’Austria suoneranno più a lungo e più intensamente. Per riportare l’attenzione sulla fame nel mondo e sulla crisi alimentare globale. Scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. Su invito del vescovo Ivo Muser, le parrocchie altoatesine aderiscono a una campagna. Quella della Caritas intitolata “La fame non fa ferie”. Un segnale di solidarietà. “Le conseguenze dei cambiamenti climatici e delle guerre, colpiscono più duramente le popolazioni africane rispetto a noi. Sono milioni le famiglie che lottano semplicemente per sopravvivere. E hanno bisogno anche del nostro aiuto”, spiega il vescovo Ivo Muser.
Effetto Ucraina
L’Africa sta affrontando la più grave carestia degli ultimi decenni. La siccità prolungata, accomuna molte regioni. E impedisce alle coltivazioni di giungere a maturazione. Mettendo a rischio la sopravvivenza di milioni di persone. Anche i capi di bestiame dei piccoli allevamenti, muoiono di stenti. A causa del prosciugarsi delle fonti d’acqua. La situazione è resa ancor più grave dall’aumento incontrollato dei prezzi dei generi alimentari di base. Innescato dal conflitto in Ucraina.
Ucraina e mondo
“Anche qui da noi sentiamo le conseguenze della guerra e del cambiamento climatico. Ma in Africa assumono una gravità ben peggiore. Poiché le famiglie non possono contare sulle stesse reti di protezione nei momenti di crisi. Con il nostro sostegno possiamo contrastare fame e sfruttamento. Che sono un rischio ancor più grave per i bambini”, afferma il vicario generale Eugen Runggaldier.
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