Cambia la sede della Messa del Pontefice al Cairo: più posti e più sicurezza

Cambia sede la Messa che il Papa celebrerà sabato prossimo al Cairo per la comunità cattolica di tutto l’Egitto nell’ultimo giorno della sua visita apostolica. “Da una sala coperta attigua allo stadio del Cairo si è passati allo stadio dell’Aeronautica militare“, e questo cambio oltre a offrire un maggior numero di posti per i fedeli, essendo “un sito militare, offre anche ulteriori garanzie di sicurezza“. Lo ha spiegato monsignor Emmanuel Bishay, vescovo di Luxor e presidente del Comitato organizzatore della visita del Pontefice in un’intervista rilasciata al Servizio Informazione Religiosa. “La scelta offre dei vantaggi. Il primo è un maggior numero di posti per i fedeli – ha dichiarato mons. Bishay – Si è passati da 18.000 posti disponibili a 25.000. E questo ci permette di venire incontro alle tante richieste dei fedeli di partecipare alla Messa. Trovandosi poi fuori dal centro città, offre maggiori vantaggi per mobilità e parcheggi. Aspettiamo infatti tantissimi pullman da ogni parte dell’Egitto”.

Il saluto dei giovani

“I giovani – ha aggiunto il vescovo – si aspettano qualcosa di più degli altri dal loro Papa. A questo scopo abbiamo pensato di organizzare un pellegrinaggio dei giovani di due giorni con partenza da tutte le diocesi verso il Cairo dove saranno poi ospitati e accolti in una località capace di accogliere fino a 3.000 giovani. Sarà un momento di preparazione dell’incontro con il Papa. La sera del venerdì una piccola delegazione di 300 giovani avrà la possibilità di salutare il Papa in nunziatura. Mentre il Papa cena, i giovani entreranno in nunziatura e faranno canti per il Santo Padre. Il Papa si affaccerà dal balcone della nunziatura e li saluterà ma non possiamo escludere sorprese dell’ultimo minuto con il Papa che potrebbe scendere e salutare personalmente i giovani”.

Omaggio ai martiri

Il vescovo Bishay ha anche precisato che il Papa al Cairo utilizzerà per sua scelta una normale berlina. Nei suoi spostamenti, con Tawadros II, patriarca della Chiesa copta ortodossa, e i capi delle Chiese cristiane, Francesco renderà omaggio ai martiri della Chiesa copta ortodossa uccisi nel corso dei terribili attentati terroristici che si sono susseguiti in Egitto nell’ultimissimo periodo e hanno preso di mira la comunità cristiana. Lo farà insieme ai leader delle Chiese cristiane con una preghiera silenziosa e spontanea prima all’interno e poi davanti al muro della chiesa di san Pietro, edificio adiacente alla cattedrale copta di san Marco, nel quartiere di al-Abassiya dove l’11 dicembre scorso un attentato provocò la morte di decine di persone. “Quel giorno – ha affermato monsignor Bishay – i corpi dei feriti e dei morti furono trasportati dall’interno della chiesa a ridosso di un muro. Quel muro si è intriso del loro sangue. Oggi davanti a quel muro si è messo un vetro di protezione e quel luogo è diventato meta di pellegrinaggio e di preghiera. E’ diventato il muro dei martiri. Proprio lì davanti, venerdì 28, dopo l’incontro con Tawadros e insieme a tutti i leader cristiani, Francesco depositerà un mazzo di fiori e accenderà delle candele in omaggio alle vittime. Con questo atto si ricorderanno tutte le vittime dell’Egitto”.