Bergoglio: “Santa Sede al fianco dei Mechitaristi”

Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha mostrato di aver particolarmente a cuore le sorti dei cristiani armeni. Nel 2015 il Santo Padre aveva visitato il Paese della Transcaucasia ed in quell'occasione aveva esplicitamente parlato di “genocidio” per ricordare il triste capitolo di storia, ancora oggi motivo di tensioni con la Turchia, che vide l'uccisione di più di un milione di armeni per mano dell'Impero Ottomano. Nella giornata di oggi è stata diffusa una lettera scritta da Papa Francesco per l'anniversario dei 300 anni dalla fondazione del monastero abbaziale della Congregazione Armena Mechitarista a Venezia. Nella lettera, inviata al delegato pontificio, l'arcivescovo Boghos Lévon Zékiyan, viene lodato l'ordine cattolico di rito armeno per “l’abbondante effusione di grazie e carismi” nel corso dei secoli. 

La figura del fondatore

Papa Francesco ha elogiato il fondatore dell'ordine, Mechitar di Sebaste, padre della Congregazione che nel 1718 trovò esilio, in fuga dalle persecuzioni ottomane a Costantinopoli, nell'isola di San Lazzaro, a Venezia. In Laguna fiorì l'ordine che puntava al rafforzamento spirituale del popolo armeno. Parlando di lui, il Santo Padre ha voluto menzionare “il sensus fidei del popolo armeno, una delle espressioni più fulgide della spiritualità e della cultura del suo popolo”. Grazie alla sua opera, è stato possibile “custodire, approfondire e diffondere per il bene di tutto il popolo armeno il tesoro spirituale e culturale” tradizionalmente legato a quella terra. 

Funzione ecumenica

Il Santo Padre non ha mancato di riconoscere il ruolo di ponte tra Occidente ed Oriente che la Congregazione continua a svolgere da 300 anni. Papa Francesco, a tal proposito, ha menzionato “la tradizione dell’umanesimo teologico armeno incarnato in modo singolare nell'istituzione dei Vardapet”, titolo della Chiesa armena per il quale bisogna essere dottori in teologia e che comporta grande rispetto nella società, prevedendo anche la croce pettorale ed il cappuccio nero a punta, lo stesso onore concesso ai vescovi. Il Santo Padre ha sottolineato la funzione di ponte di quest'ordine “tra l'umanesimo ecclesiale dei Vardapet armeni e quello classico occidentale, di cui sono monumenti insigni la produzione teologica, filosofica, storica, lessicografica e filologica della scuola mechitarista”.

La Santa Sede vicina

Papa Francesco ha tessuto le lodi dei monaci che nel corso dei secoli hanno fatto parte della Congregazione “per una vita religiosa fedelmente vissuta e, non di rado, eroicamente testimoniata, talvolta fino al supremo sacrificio del martirio”. “La Santa Sede, che ha sempre nutrito per Mechitar e i suoi figli particolare riguardo e attenzione – ha voluto ricordare il pontefice –  è stata ed è a fianco della Congregazione in questi delicati passaggi, offrendole ogni possibile aiuto e sostegno”.