BERGOGLIO RICEVE ZUCKERBERG: “LA TECNOLOGIA SERVA AD ALLEVIARE LA POVERTA'”

Papa Francesco ha ricevuto Mark Zuckerberg, fondatore, presidente ed amministratore delegato di Facebook. “Il Santo Padre – ha reso noto il direttore della sala stampa della Santa Sede, Greg Burke – ha ricevuto oggi Mark Zuckerberg, fondatore e Ceo di Facebook, che era accompagnato dalla moglie Priscilla Chan. Il Papa e Zuckerberg, si legge in una nota del direttore della Sala Stampa vaticana, Greg Burke, “hanno parlato di come usare le tecnologie di comunicazione per alleviare la povertà, incoraggiare una cultura dell’incontro e fare arrivare un messaggio di speranza, specialmente alle persone più disagiate”.

Il capo del noto social network, 32 anni, è oggi a Roma per un convegno all’università Luiss e un incontro con il premier Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Il giovane ebreo statunitense aveva dato il benvenuto al Pontefice, cinque mesi fa, quando il Papa aveva appena aperto un account su Instagram: “Benvenuto in Instagram, Papa Francesco!”, aveva scritto su Facebook. “Non importa quale fede si pratica, possiamo essere tutti ispirati dall’umiltà e della compassione di Papa Francesco. Non vedo l’ora di seguire il papa – e vederlo continuare a condividere il suo messaggio di misericordia, uguaglianza e giustizia con il mondo”.

Il Papa non è presente su Facebook, il servizio di rete sociale creato il 4 febbraio 2004 da 5 studenti universitari. Oltre a Instagram, tuttavia, i suoi nove account Twitter in altrettante lingue hanno recentemente superato i 30 milioni di follower. Il Papa ha anche utilizzato più volte la piattaforma digitale di Google, “Hangouts”, per chattare in diretta con studenti di tutto il mondo nel quadro del progetto educativo promosso dalla fondazione Scholas Occurrentes. Nel messaggio scritto per la stessa ricorrenza annuale nel 2014, il Papa aveva scritto: “Internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio”.

Questo con Zuckerberg non è la prima udienza che il Pontefice concede ai big della Silicon Valley. Il 15 gennaio Papa Francesco aveva ricevuto in forma strettamente privata, Eric Schmidt, executive chairman ed ex ceo di Google, accompagnato da Jared Cohen, a capo di Google Ideas. Pochi giorni dopo, il 22 gennaio, Francesco aveva ricevuto anche Timothy (Tim) Cook, amministratore delegato di Apple, succeduto al fondatore Steve Jobs. A novembre del 2014 il Papa aveva salutato, a margine di un’udienza generale, Melinda Gates, moglie dell’inventore di Microsoft, Bill Gates, nonché animatrice con lui della loro fondazione filantropica. Anche Zuckerberg è impegnato in attività educative e filantropiche.

Segno dell’attenzione che Papa Francesco ha nei confronti dei moderni mezzi di comunicazione: “Anche e-mail, sms, reti sociali, chat possono essere forme di comunicazione pienamente umane”, ha scritto nell’ultimo messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni, lo scorso 24 gennaio. “Non è la tecnologia che determina se la comunicazione è autentica o meno, ma il cuore dell’uomo e la sua capacità di usare bene i mezzi a sua disposizione. Le reti sociali sono capaci di favorire le relazioni e di promuovere il bene della società ma possono anche condurre ad un’ulteriore polarizzazione e divisione tra le persone e i gruppi. L’ambiente digitale è una piazza, un luogo di incontro, dove si può accarezzare o ferire, avere una discussione proficua o un linciaggio morale. Prego che l’Anno Giubilare vissuto nella misericordia ‘ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione’. Anche in rete si costruisce una vera cittadinanza. L’accesso alle reti digitali comporta una responsabilità per l’altro, che non vediamo ma è reale, ha la sua dignità che va rispettata. La rete può essere ben utilizzata per far crescere una società sana e aperta alla condivisione”.

Originariamente progettato esclusivamente per la comunicazione tra gli studenti dell’Università di Harvard, e poi a tutti i richiedenti con minimo 13 anni di età, Facebook è divenuto in breve tempo il secondo sito più visitato al mondo dopo Google, che però è un motore di ricerca, superando YouTube che ha detenuto per anni la seconda posizione. È disponibile in oltre 70 lingue e ad aprile 2016 contava circa 1,65 miliardi di utenti attivi mensilmente, classificandosi come primo servizio di rete sociale per numero di utenti attivi al mondo.