Bergoglio: “Nessuno deve essere escluso dall’amore di Dio”

Chiesa

Con un video-messaggio letto in lingua spagnola Papa Francesco è intervenuto alla riunione annuale della Catholic Charities Usa. “Dettare il passo, cambiare il corso”, questo il tema principale che l’associazione cattolica ha deciso di affrontare durante i due giorni di assemblea. “Siamo chiamati ad essere in strada, invitando e servendo gli emarginati e gli esclusi, affinché non lo siano. Vediamo l’immagine di Dio negli occhi di tutte quelle persone”. Così il Santo Padre ha stimolato la fondazione a prendersi cura dei più poveri, degli emarginati, di quanti sono per le strade. Nel farlo ha anche citato la sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium, spiegando come oggi il mondo intero sia incline a sfruttare l’essere umano.

“Abbiamo dato inizio alla cultura dello scarto che, addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione – ha detto il Pontefice – ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono sfruttati ma rifiuti, avanzi. Nessuno deve essere uno scarto, nessuno deve essere escluso dall’amore di Dio e dalla nostra attenzione”. Papa Francesco ha parlato a tutti i membri del consiglio, ai donatori, ai volontari, ai componenti della Catholic Charities, spiegando loro come il lavoro che svolgono gli permette di incontrare e provare sulla loro pelle il grande amore di Dio: “Siete le stesse mani di Gesù nel mondo. La vostra testimonianza aiuta a cambiare il corso della vita di molte persone, famiglie e comunità. La vostra testimonianza aiuta a cambiare i cuori”.

Il Santo Padre alla fine del suo messaggio ha esortato i componenti della fondazione a proseguire il loro lavoro definendoli “il motore della chiesa che organizza l’amore” e li ha invitati ad aiutare gli altri in modo da cambiare il corso delle loro vite: “Loro – conclude – ci precederanno nel Regno dei cieli, ci apriranno i cancelli. Siamo chiamati ad essere Chiesa, siamo chiamati a essere un popolo dei poveri e per i poveri”.