Bergoglio ha ricevuto in udienza i Reali d’Olanda: con la regina ha parlato in spagnolo

Papa Francesco ha ricevuto stamattina i reali d’Olanda, Guglielmo Alessandro di Orange-Nassau e la moglie, la cattolica argentina Máxima Zorreguieta Cerruti.

Il viaggio in Italia

Ieri, i regnanti hanno visitato la Chiesa dei Santi Michele e Magno, la chiesa nazionale dei Frisoni e la sede della parrocchia olandese a Roma. Il 20 giugno sono stati ricevuti al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella. Oggi, dopop l’udienza privata, il programma prevede anche un colloquio con il Segretario di Stato Cardinal Pietro Parolin.

L’udienza

Il colloquio privato, alla presenza dell’interprete, tra il Papa e i reali dei Paesi Bassi, ricevuti in udienza con il seguito di una quindicina di persone, tra cui il ministro degli Esteri Bert Koenders e il ministro per il Commercio estero e la cooperazione internazionale Lilianne Ploumen, è durato oltre mezz’ora. Al centro dei colloqui, conflitti, cambiamenti climatici, povertà e migrazione.

Il Papa si è fatto incontro ai suoi ospiti nella Sala del Tronetto, e il re lo ha ringraziato, in inglese, per la “fantastica accoglienza”, aggiungendo poi un “buongiorno” in spagnolo. Il clima dell’udienza – riporta l’Ansa- si è contraddistinto per il tono cordiale: Bergoglio e la regina, che è di origine argentina, hanno scambiato diverse anche frasi in spagnolo.

La regina ha chiesto al Papa come stesse, parlando in spagnolo e ricordando al Pontefice il loro primo incontro, avvenuto in Vaticano il 25 aprile dello scorso anno. Una volta seduti alla scrivania della biblioteca, il Papa sembra si sia informato sulle 3 figlie della coppia reale: Caterina Amalia, Alexia e Ariane. Inoltre, dopo aver congedato tutto il seguito, e al momento di salutarsi sull’uscio della biblioteca papale, papa Francesco, il re e la regina si sono ancora trattenuti per alcuni minuti a chiacchierare.

Lo scambio dei doni

Finito il colloquio privato, i reali hanno presentato la delegazione e c’è stato lo scambio dei doni. Il re ha offerto una splendida composizione floreale, di fiori bianchi e gialli e simpaticamente ha detto: “Questo è un regalo dall’Olanda, non solo per Pasqua, e se li piantate dureranno di più e il popolo olandese ne sarà felice.

Il regnate, subentrato alla regina Beatrice nel 2013, ha nominato la Pasqua perchè ogni anno, durante la settimana santa, l’Olanda invia fiori e composizioni per gli addobbi di piazza San Pietro.

Papa Francesco ha ricambiato il dono presentando una medaglia illustrante San Martino di Tour, uno dei fondatori del monachesimo in Occidente, mentre taglia il proprio mantello per donarlo a un povero. Sam Martino è una figura molto amata anche nei Paesi del Nord Europa per la sua carità, nonostante che la Chiesa protestante non riconosca il culto dei santi. Francesco ha inoltre donato una copia del messaggio per la Giornata della pace e i suoi tre documenti scritti da inizio pontificato: Evangelii gaudium, Amoris laetitia e Laudato sii.

Il bastone di Guglielmo

Alle 12,30 di oggi, nella biblioteca apostolica, sarà consegnato al re Guglielmo il Bastone di Comandamento attribuito a Guglielmo d’Orange. In bastone venne probabilmente sottratto dagli spagnoli cattolici durante la battaglia di Mookerheide (1574) e fu poi preso in custodia dai gesuiti catalani.

Il bastone, che porta lo stemma di Guglielmo d’Orange, sarà offerto in comodato d’uso dal convento dei gesuiti catalano Sant Cugat e consegnato dal superiore generale dei gesuiti, padre Arturo Sosa Abascal. Sarà esposto nella mostra “Willem” al Museo militare nazionale (aprile-ottobre-2018) a Soesterberg.