“Aver camminato con un popolo che cerca Gesù è la cosa più bella che ho avuto come pastore. E’ ricordo che nasce da tante esperienze e mi accompagnerà fino alla morte”. Queste le parole di Bergoglio, rilasciate in un’intervista radiofonica nel 2012 a Buenos Aires e finora mai pubblicate in Italia. Le riporta oggi il quotidiano Avvenire in un editoriale firmato da Stefania Falasca. Il quotidiano dei vescovi italiani scrive che “Attualmente è ancora questa la sua quotidiana strada”, facendo riferimento all’omelia della Messa Crismale tenuta dal pontefice il 2 aprile di quest’anno nella basilica di San Pietro, quando rivolgendosi ai sacerdoti e a tutto il clero disse: “Noi conosciamo la nostra gente, possiamo indovinare cio’ che sta passando nel loro cuore; e nel patire con loro, ci si va sfilacciando”
Lo stesso pensiero lo si ritrova anche nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Il Papa scrive: “Il Signore non si seccava di stare con la gente. Al contrario: sembrava che si ricaricasse e così rende i suoi fedeli sempre nuovi e quantunque siano anziani riacquistano forza, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi” Spesso Papa Francesco ripete “Sono io che seguo la Chiesa”, cioè il popolo di Dio, spingendo ancora ad una nuova riflessione. Anche nel suo ultimo viaggio in America Latina, il Papa ha dimostrato “come la vita sacerdotale riceve donandosi nel servizio, nella stretta vicinanza al santo popolo fedele di Dio”.
