Nonostante i sempre più frequenti attacchi informatici dell’Isis e il proselitismo che ha messo in atto su web, un gruppo di docenti universitari della Gran Bretagna di religione islamica e alcuni imam hanno deciso di reagire per provare a rendere la rete internet un luogo più “sicuro”. Dati sconcertanti arrivano dal ministero degli Interni Britannico. Prendendo in esame il solo Twitter, gli accoutn pro-Isis sono più o meno 70mila.
Si sono uniti per “riconquistare il web” e hanno deciso di lanciare un magazine online. IL blog si chiama “Haqiqah” che significa “la realtà” e vuole rappresentare una risposta “alla radicalizzazione della comunità musulmana” promossa soprattutto con internet e attraverso i social network da alcuni gruppi vicini all’autoproclamato Califfato.
“Qualcuno deve recuperare quel territorio, non possiamo lasciarlo solo ai violenti dell’Isis – ha dichiarato il direttore di Imamsonline.com, Shaukat Warraich – e questo può essere fatto solo dagli imam. E in un mondo sempre più digitale, in cui i giovani vengono sempre meno in moschea, dobbiamo essere noi ad usare gli strumenti che loro normalmente usano per comunicare per combattere il radicalismo online”.
Le varie intelligence occidentali si sono spesso dichiarate contrarie alla chiusura degli account e dei profili di simpatizzanti jihadisti. Il loro “mondo” è spesso considerato impenetrabile e nascosto, utilizzando invece le loro utenze sui social si potrebbero sfruttare come “finestre” per controllare ciò che accade. Il gruppo di Imam ha inoltre tenuto a precisare che la loro rivista online non rappresneta la soluzione alle continue minacce e barbarie commesse dai militanti jihadisti, ma rappresenta un primo passo per “fare avere una visione vera del Corano che riesca a vincere sull’odio che viene disseminato, e speriamo con questa iniziativa di invertire la tendenza”.
