ALLUVIONI IN MYANMAR, CARITAS E CHIESA IN PRIMA LINEA NEI SOCCORSI

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Il bilancio delle forti alluvioni monsoniche che hanno colpito ampie zone del Myanmar continua ad aggravarsi. Secondo i dati ufficiali, le inondazioni hanno coinvolto oltre un milione di persone, più di cento le vittime, 200 mila gli sfollati, 15 mila abitazioni andate distrutte. Le piogge hanno colpito 11 dei 14 stati che formano l’Unione del Myanmar. Gli effetti più devastanti si registrano nella zona a ovest e a nord-ovest dell’ex Birmania, fra le aree meno sviluppate del Paese.

In un rapporto pubblicato dalle autorità governative si legge che oltre oltre 1,4 milioni di acri di terre coltivate sono stati invasi dalle acque, 840mila acri sono andati distrutti e 1,1 milioni hanno subito pesanti danni. Il disastro ha provocato perdite ingenti nel settore agricolo e zootecnico, con ripercussioni enormi per tutta la popolazione in tema di sicurezza alimentare e riserve di cibo.

La Chiesa di Birmania e la Caritas nazionale fin da subito si sono attivate per soccorrere le zone più colpite. Dagli uffici centrali dell’ente si è predisposto un programma di sostegno in sei diocesi sparse in sette diversi stati del Myanmar, dove si sono registrati i danni più gravi. Fra gli interventi di emergenza messi in campo, la Caritas si è attivata per distribuire acqua potabile, cibo, generi di prima necessità, utensili e alloggi temporanei per circa 120.437 vittime dell’alluvione.

L’ufficio nazionale Kmss (Caritas Myanmar) è in contatto con le agenzie delle Nazioni Unite e le varie ong presenti nell’area del disastro, coordinando con loro i soccorsi e le attività, oltre che mantenere un canale sempre aperto con i vertici di Caritas Internazionale, la quale ha rivolto un appello agli enti dei vari Paesi per contribuire all’emergenza. Ancora oggi le varie agenzie Onu presenti sul territorio stanno facendo del loro meglio per portare aiuti concreti alle vittime delle alluvioni in Myanmar. Tuttavia, molti territori ricoperti dalle acque sono in situazione di grave pericolo a causa delle pesanti piogge monsoniche che continuano ad abbattersi sul Paese.