Albino Luciani presto beato: proclamate le virtù eroiche

Luciani

Papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, sarà presto elevato agli onori degli altari. A renderelo noto è una nota, diffusa quest'oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, che recita: “Ieri, 8 novembre 2017, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Rev.ma il Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Paolo I”. Quello che è stato il protagonista di uno dei pontificati più breve della storia (solo 33 giorni di regno) compie un altro passo verso la santità e acquisisce ora il titolo di “venerabile”. 

La morte improvvisa

Un libro di recente pubblicazione svela quell'alone di mistero che aleggiava intorno alla morte del Pontefice veneto. L'autrice del volume, Stefania Falasca, vice-postulatrice della causa, è riuscita ad avere accesso ai fascicoli secretati della Santa Sede e alle cartelle cliniche. Secondo l'indagine svolta dalla giornalista, poco prima di cenare per l’ultima volta Luciani ebbe un malore sottovalutato da tutti. Come riporta 'La Stampa', a raccontare le ore precedenti il decesso è suor Margherita Marin, che oggi ha 76 anni. All’epoca era la più giovane delle religiose al servizio del Papa. Smentisce che fosse affaticato dal peso della nuova carica: “L’ho veduto sempre tranquillo, sereno, pieno di fiducia, sicuro”. Attesta che non seguiva diete particolari e che mangiava ciò che mangiavano gli altri. Sulle cause della morte, un documento indirizzato alla Segreteria di Stato venne redatto da Renato Buzzonetti, medico chiamato per primo al capezzale di Luciani, ormai deceduto. Nel testo, fino ad oggi segreto, si parla dell’ “episodio di dolore localizzato al terzo superiore della regione sternale, sofferto dal S. Padre verso le 19:30 del giorno della morte, protratto per oltre cinque minuti, verificatosi mentre il Papa era seduto ed intento alla recita di Compieta con il padre Magee e regredito senza alcuna terapia”. Non fu aperta la farmacia vaticana e non venne avvertita nemmeno suor Vincenza, che era infermiera e che proprio quella sera parlò al telefono con il medico curante del Papa, Antonio Da Ros, residente a Vittorio Veneto, senza fare alcuna menzione al malore. A Luciani non vennero dunque somministrati farmaci, non venne chiamato un medico per accertamenti, nonostante il nuovo Papa avesse accusato un forte dolore al petto, sintomo del problema coronarico che quella stessa notte gli avrebbe fermato il cuore. Padre Magee nella sua testimonianza agli atti ha raccontato che era stato lo stesso Pontefice a non voler avvertire il dottore. Buzzonetti ne verrà a conoscenza solo davanti alla salma composta sul letto. Smentite, dunque, tutte le teorie che alimentavano l'ipotesi dell' “omicidio a sfondo politico”. 

In memoria di Luciani

Dal 1978 è stato costituito a Canale d'Agordo, paese che ospitò i natali di Albino Luciani, un museo provvisorio di foto e ricordi. Inizialmente era ubicato nella canonica dell'arciprete e aperto solo nei mesi estivi. Dopo trentotto anni di distanza dall'elezione al Soglio di pietro, il 26 agosto 2016, alla presenza del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, è stato inaugurato il nuovo innovativo Museo Albino Luciani. Il 22 agosto del 2008 gli è stata dedicata una Via Crucis itinerante, che inizia dalla piazza a lui dedicata (davanti alla canonica), e prosegue poi in direzione del bosco di “Cavallera” per arrivare quasi alla fine del confine tra il comune di Canale e Caviola, nel comune di Falcade. La Via Crucis si snoda in un percorso di 2 chilometri e le stazioni sono situate su grandi massi di roccia bianca su cui sono state posizionate 15 formelle artistiche in bronzo che raffigurano le scene della Passione di Cristo. A realizzarle l'artista falcadino Franco Murer.