Gli 80 anni del cardinal Bassetti (Cei): “Ho sperimentato la bellezza dell’incontro e del camminare insieme”

Il presidente della Conferenza episcopale italiana, arcivescovo della diocesi di Perugia-Città della Pieve, è nato a Popolano di Marradi il 7 aprile 1942

Compie ottant’anni il presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) cardinal Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita della diocesi di Perugia-della Pieve. Bassetti è infatti nato il 7 aprile 1942 a Popolano, frazione di Marradi, in provincia di Firenze.

Il grazie del cardinale

“Ringrazio il Signore per avermi concesso di tagliare questo traguardo, circondato dall’amore di tutte quelle persone che Egli ha voluto mettere sulla mia strada. In questi anni ho sperimentato la bellezza dell’incontro e del camminare insieme. Anche se a volte non sono mancate le fatiche, ho sempre cercato di incarnare la tenerezza e di vivere il mio servizio – da sacerdote, da rettore del Seminario, da Vescovo e poi da Presidente della CEI – come un dono. Sull’esempio dei preti delle povere contrade dell’Appennino tosco-emiliano, sempre disponibili ad ascoltare e ad aiutare, che sono stati per me un grande esempio di fede e di abnegazione”, così il cardinale in una nota.
“La vocazione, del resto, è fatta di incontri, contatti, parole, sguardi, rimproveri, sorrisi, è fatta soprattutto da qualcuno che quella vocazione l’ha accolta e vissuta. Un prete presuppone sempre un altro prete: è così che il Signore ti fa capire quello che vuole da te. Ciascuno di noi è un piccolo tassello chiamato a ricomporre quel mosaico che è il volto di Cristo nella storia”, prosegue.
“In questo giorno così speciale, voglio pregare per i sacerdoti, perché possano trovare, come è accaduto a me, testimoni autentici del Vangelo da cui trarre ispirazione e forza, e per i giovani, perché non abbiano paura di scegliere: la vita è più bella se vissuta con gli altri e per gli altri“, ha detto ancora il presidente della Cei. “Un pensiero particolare voglio rivolgerlo a quanti stanno vivendo il dramma di una guerra folle, grondante di morte, dolore e sofferenza, il cui spettro aleggia terribilmente su tutto il mondo. Chiediamo a Maria, Regina della Pace, di far germogliare nei cuori dei responsabili delle Nazioni propositi di fratellanza e di unione”, conclude.