Libero e Virgilio fuori uso, le caselle email sono ancora inaccessibili

Dopo 36 ore la posta elettronica di Libero e Virgilio non ha ancora ripreso a funzionare

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Foto di Tianyi Ma su Unsplash

La posta elettronica di Libero e Virgilio è ancora fuori uso servizio: non si possono né mandare né ricevere messaggi e nemmeno consultare l’archivio

Caselle email inaccessibili

A oltre 36 ore dall’inizio del nuovo down della posta elettronica di Libero e Virgilio, ItaliaOnLine non è ancora in grado di dare tempi per la risoluzione della sospensione dei servizi. Dalla notte tra il 14 e il 15 giugno le caselle email sono ancora inaccessibili, dopo i disservizi del 14 giugno dovuti a una manutenzione programmata. Nel complesso è quindi da quasi tre giorni che 9 milioni di utenti non possono inviare, né ricevere messaggi, ma nemmeno consultare l’archivio. Le anomalie sono dovute a “instabilità all’infrastruttura e-mail” che hanno costretto ItaliaOnLine, che gestisce le caselle, a una “sospensione temporanea del servizio”.

Intervento di manutenzione

“Nella notte tra il 13 e il 14 giugno si è svolto un intervento programmato di manutenzione evolutiva di Libero Mail e Virgilio Mail, riguardante le caselle di posta e i servizi a esse collegati” si legge in una nota dell’azienda, “L’intervento ha richiesto più tempo del previsto e il servizio è stato gradualmente riattivato in tarda mattinata, mentre nel primo pomeriggio tutti gli utenti hanno potuto tornare ad accedere alle proprie caselle di posta nelle loro piene funzionalità. Purtroppo nelle ultime ore si sono presentate instabilità all’infrastruttura e-mail, che ci costringono a una sospensione temporanea del servizio“.

I tecnici a lavoro

L’azienda assicura che “i tecnici stanno lavorando 24 ore su 24 per riportare il servizio alla consueta piena funzionalità nel minimo tempo possibile”. Per ulteriori informazioni, gli utenti possono fare riferimento al numero 02-83905521.

A gennaio un down senza precedenti aveva reso i servizi di posta di ItaliaOnLine inaccessibili per quasi una settimana: gli account di nove milioni di utenti avevano smesso di funzionare con gravi disagi e un notevole danno di immagine per la società.

Fonte: Agi