Vendeva la figlia tredicenne: madre arrestata per sfruttamento della prostituzione

Tredicenne si prostituiva con la complicità della madre. Il misfatto avveniva nei dintorni di Salerno, in un casolare alla periferia di Castel San Giorgio.

Le indagini preliminari su questo giro di prostituzione che sfruttava la minorenne sono concluse e il gip Maria Zambrano ha concesso gli arresti domiciliari per uno degli indagati coinvolto nel giro.

Venduta dalla madre

L’adolescente veniva venduta dalla madre. Oltre all’uomo agli arresti domiciliari, risultano indagati per violenza sessuale anche il fidanzato della minorenne (che all’epoca dei fatti aveva trenta anni), la mamma della ragazzina accusata di sfruttamento della prostituzione minorile e un muratore che avrebbe avuto rapporti con la giovane.

Le confessioni

Quest’ultimo, nel corso dell’incidente probatorio, ha confessato di aver avuto rapporti intimi con la minore, ha affermato di essersi pentito di quello che ha fatto e ha chiesto scusa alla tredicenne.

La vittima ha confermato la ricostruzione dei fatti. Inoltre ha fatto capire che la madre era a conoscenza degli incontri sessuali che si consumavano in quella casa. Incontri che, per la procura, erano organizzati proprio dalla donna.

Un caso simile

Nel salernitano un caso simile era venuto a galla già qualche settimana fa. A Pontecagnano nei confronti di una donna di trentun’anni è stata disposta un’ordinanza di custodia cautelare con la pesantissima accusa di aver costretto la figlia maggiore, appena tredicenne, a prostituirsi con un anziano per pochi spiccioli. Alla donna è stata tolta non solo la figlia maggiore, ma anche la sorellina di appena otto mesi.

Sarebbe stata la stessa vittima a chiedere insistentemente al giudice di essere allontanata dalla madre e di toglierle anche la bambina di otto mesi, affinché – avrebbe detto – “non faccia a lei quello che ha fatto a me”.