Usa: giustiziato a 14 anni, viene dichiarato innocente dopo quasi un secolo

Si chiamava George Stinney e nel marzo del 1944 ha pagato con la tortura della sedia elettrica l’accusa del duplice omicidio di due coetanee. Aveva appena compiuto 14 anni all’epoca ed è passato alla storia come il più giovane condannato a morte del XX secolo. Oggi, a 70 anni di distanza Carmen Mullen, un giudice della Carolina del sud ha fatto emergere la verità sul caso. “George era innocente” ha dichiarato la sorella Amie Ruffner, “ricorderò per sempre quel giorno in cui hanno portato via mio fratello da casa. Non ho mai più visto mia madre ridere”.

La Mullen afferma che lo Stato “ha compiuto una grande ingiustizia” condannando il piccolo George a 12 settimane dall’omicidio senza alcuna prova certa nei suoi confronti, in quanto fu impossibile stabilire la sua colpevolezza o innocenza. Mary Emma Thames e Betty June Binnicker, rispettivamente di 7 e 11 anni, furono colpite violentemente da una sbarra di ferro che procurò la loro morto. I corpicini delle bambine vennero ritrovati nella cittadina di Alcou, poche settimane dopo Stinney viene arrestato dopo che due testimoni riferirono di averlo visto raccogliere fiori insieme alle coetanee. Dal momento in cui fu portato in manette nella centrale di polizia George non poté più vedere i suoi genitori e le autorità riferirono che che il giovane aveva confessato. Il giudice Mullen che mercoledì ha annullato la condanna ha aggiunto che il percorso intrapreso dalla Giustizia violò i fondamentali diritti stabiliti dalla Costituzione.