Un muro per dividere i bambini a scuola

Non esistono soltanto i muri ai confini. Alte barriere divisorie sorgono anche all'interno degli Stati stessi, per dividere comunità ed etnie che si trascinano un passato di convivenza non sempre idilliaca. Un esempio è il Belgio, caratterizzato dalla presenza di due comunità linguistiche al suo interno, i francofoni e i fiamminghi.

Tra chi contribuisce alla riconciliazione, c'è anche qualche spinta verso la divisione nel Paese belga. Un esempio in tal senso proviene dalla città di Schaerbeek, uno dei 19 comuni della regione di Bruxelles, dove sta per nascere una nuova struttura scolastica con un muro nel cortile di ricreazione che serviraà a separare i bambini fiamminghi da quelli francofoni. In un unico edificio, ci saranno due scuole: una di lingua francofona con 600 alunni e l'altra di lingua fiamminga con 250 allievi.

La scelta divisoria è stata giustificata dalle autorità comunali di Schaerbeek con la volontà di ottenere sussidi sia dalla comunità fiamminga sia da quella francofona, oltre che dalla Regione. Nel sistema federale belga, le comunità linguistiche sono entità federate al pari delle Regioni, con varie competenze tra cui l'istruzione.

“La comunità francofona e la comunità fiamminga vogliono che si identifichino chiaramente gli edifici e gli spazi che hanno finanziato”, ha spiegato alla televisione locale BX1 Michel De Herde, assessore del comune di Schaerbeek all'insegnamento francofono. Egli assicura inoltre che “di tanto in tanto” la recinzione potrà essere tolta e potranno essere organizzate “attività comuni”. La separazione, intanto, resta.