Tatuatore s’improvvisa giustiziere: scrive “sono un ladro e un perdente” sulla fronte di un teenager

Farsi giustizia da soli è sempre sbagliato, indipendentemente dal torto subito. Se poi le modalità con cui il colpevole di un reato viene punito assumono i contorni di una vera e propria tortura la cosa diventa ancor più grave.

In Brasile un noto tatuatore, Maycon Wesley (27 anni) è stato arrestato insieme al suo amico Ronildo Moreira de Araujo per aver coattivamente scritto le parole “Sono un ladro e un perdente” sulla fronte di un ragazzino di 17 anni, oltretutto affetto da una patologia mentale.

Il giovane aveva rubato la bicicletta a un disabile ed era stato successivamente catturato dal tatuatore che, invece di chiamare la polizia e denunciare l’accaduto, ha preferito vendicare la vittima del furto con una punizione esemplare. Il ladruncolo è stato condotto con la forza nello studio dell'”artista” ed è stato costretto a subire l’umiliazione. Il tutto è stato filmato dai due. Nel video si vede il giovane gemere e piangere per il dolore mentre viene marchiato. Durante la clip si sentono chiaramente le risate dei due complici.

Terminato il lavoro Wesley si rivolge al ragazzo chiedendogli se gli piaccia il nuovo tatuaggio. Senza attendere la risposta della vittima, l’uomo aggiunge: “Questo ragazzino è venuto qui di sua volontà. E noi gli abbiamo fatto un bel tatuaggio. Lo voleva lui”.

La diffusione del video è, però, costata cara ai due aguzzini che sono stati rintracciati, arrestati e accusati di tortura. Il giovane, invece, è scomparso dalla circolazione ed è irrintracciabile da più di una settimana.