Stalkerizzato a suon di pizze

Se l'intento era quello di tirargli un brutto scherzo, è stato pienamente raggiunto. Un avvocato tedesco, a Dortmund, nella Vestfalia, nel febbraio scorso ha passato due settimane tutt'altro che facili alle prese con le pizze a domicilio. Costantemente presso l'indirizzo del suo ufficio sono arrivati misteriosi ordini di pizze, oltre 100 in 15 giorni da vari ristoranti, nonostante nessuno in ufficio abbia mai ordinato del cibo. Un giorno spiega di averne ricevuti addirittura 15 in meno di mezz'ora, dalle 9.20 alle 9.47. L'uomo ha denunciato il fatto alla polizia dichiarando che gli ordini, dopo qualche giorno, hanno iniziato a variare: oltre alle immancabili pizze, questi anonimi facevano arrivare anche pollo fritto, piatti tipici greci e sushi.

La polizia ha aperto una indagine su questi episodi, ma gli investigatori hanno affermato che sarà difficile accusare il colpevole di truffa, dal momento che l'avvocato non è tenuto a pagare il cibo che non ha ordinato. L'accusa, al limite, potrebbe essere mossa dai ristoranti, se non fosse che gli ordini sono stati ripartiti presso diversi locali e quindi nessuno ha subito danni particolarmente elevati. La polizia sta indagando per stalking, tipologia di reato che comporta una pena massima di tre anni di reclusione. “È una tale seccatura”, ha dichiarato il legale, “si riesce a malapena a lavorare”. Più che una seccatura, la disavventura potrebbe aver provocato nel malcapitato una indigestione di pizza, anche se non ne ha mangiato nemmeno un trancio.