Shopping in auto blu: bufera sulla vicepremier spagnola

Un episodio alquanto singolare quello avvenuto lungo la Gran Via di Madrid, la principale arteria stradale della capitale spagnola. Un’auto blu, seguita dalla sua scorta, transita a lampeggianti accesi per il centro cittadino, svoltando a un certo punto nella via principale e accostandosi, poco dopo, nei pressi di un negozio d’abbigliamento, assieme a quella che la segue. Fin qui nulla di particolarmente strano. Ma c’è un dettaglio tutt’altro che trascurabile: le due automobili si sono fermate in piena corsia preferenziale, quella destinata al transito dei mezzi pubblici, sostandovi per quasi un quarto d’ora. E, fatto ancor più sorprendente, dagli sportelli posteriori della vettura riservata è uscita (e poi rientrata) nientemeno che la vicepremier spagnola, Soraya Saenz de Santamaria, accompagnata dalla sua capogabinetto. La numero due del governo spagnolo, di fatto, ha richiesto alla sua vettura di fermarsi sul tratto di percorrenza degli autobus per potersi dedicare ad alcuni minuti di shopping, sotto gli occhi esterrefatti dei passanti.

L’episodio, prontamente immortalato da alcune fotografie, ha immediatamente suscitato un’ondata di polemiche e ironia presso il popolo iberico, in particolare sul web, dove la notizia è stata lanciata da un quotidiano online. “Un meraviglioso esempio di educazione alla cittadinanza”, ironizza il sito “El Diario”, nell’ambito di un più ampio articolo incentrato sul contesto urbano di Madrid. Di certo, la clamorosa gaffe della viceministro non poteva passare inosservata, e non solo perché avvenuta in pieno centro-città. La polemica sulle auto blu, infatti, non è un’esclusiva del nostro Paese ma, a quanto sembra, costituisce un motivo di dibattito anche per altre nazioni.

Tuttavia, al di là di questo, quello che risulta maggiormente criticabile è la leggerezza con la quale un rappresentante del governo ha glissato sulle norme del regolamento stradale, creando non solo un intralcio alla circolazione dei mezzi pubblici ma anche (e soprattutto) un discutibile precedente di diseducazione civica. Peraltro, il suo autista rischia ora di subire una multa di 200 euro per intralcio alla circolazione. Il pagamento di una sanzione, giusto e, a dirla tutta, inevitabile (anche se risulta quantomeno curioso che debba ricadere sulle spalle del dipendente), non potrà a ogni modo bastare a smorzare la polemica né, ancor meno, i commenti sarcastici (e critici, allo stesso tempo) scaturiti sui social network.

Per ora, stando a quanto riportato dai quotidiani spagnoli, né la diretta interessata né altri esponenti governativi, compreso il ministro Rajoy, si sono espressi sulla vicenda. Sulla quale, comunque, c’è ben poco da aggiungere.

(Fotografia da www.eldiario.es)