SEQUESTRATI PROFILATTICI “CINESI” TAROCCATI IL 35% ERA BUCATO

Grazie alla sua convenienza i prodotti del mercato cinese stanno prendendo sempre più campo sui mercati internazionali grazie al loro basso costo. Ma non sempre – anzi quasi mai – il prezzo inferiore risponde a tutte le garanzie e alla qualità che un prodotto dovrebbe avere.

Basta guardare cosa è accaduto in questi giorni a La Spezia, dove un’intera partita di preservativi provenienti dalla Cina, e destinata ad un’azienda di Bergamo, è stata sequestrata. Il motivo? Circa il 35% dei profilattici era “fallato”.

Un “curioso” sequestro – soprattutto per la tipologia di prodotto ritirata dal mercato – eseguito dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Ufficio delle Dogane. Oltre 165 preservativi prodotti con materiali scadenti e che avrebbero potuto produrre conseguenze spiacevoli per gli eventuali utilizzatori, come malattie veneree, infezioni e malattie sessualmente trasmissibili, come l’Aids. Il materiale sequestrato è stato analizzato dall’Istituto superiore della Sanità di Roma, che li ha scartati per la bassissima qualità; inoltre molti dei pezzi analizzati presentava dei fori.

I titolari dell’azienda a cui erano destinati sono stati denunciati anche per le false certificazioni che accompagnavano il materiale, inoltre dalla documentazione contabile si è scoperto che l’azienda aveva effettuato altre importazioni di questo genere di prodotti.