PUNIZIONE CHOC: COSTRINGE LA FIGLIA A MANGIARE I PESCI ROSSI

Il Giappone è sotto shock per la storia di un’adolescente costretta dai genitori a mangiare i 30 pesci rossi del suo acquario perché, secondo la madre, non si prendeva abbastanza cura di loro. La vicenda è accaduta nella prefettura di Fakuoka, sud-ovest del Paese, nel giugno del 2015, ma è solo in questi giorni che la notizia è rimbalzata sui media, dopo che la polizia ha confermato che la ragazzina era stata già vittima di altre torture da parte della sua famiglia.

La 17enne è stata obbligata dalla madre e dal patrigno a mangiare i pesci rossi, dopo che la coppia li aveva uccisi versando del detersivo nell’acquario. Fortunatamente l’adolescente sta bene e l’ingestione dei pesci non le ha causato danni, perlomeno fisici. Questa, però, non sarebbe la prima violenza nei confronti della ragazza: i due “genitori” erano già stati denunciati e segnalati alle autorità per aver picchiato e maltrattato la figlia. Si tratta di violenze molto gravi, che hanno sicuramente provato la minore.  “In passato l’hanno legata al letto e le hanno bruciato la lingua con il mozzicone di sigaretta”, ha riferito un poliziotto. La madre della ragazza e il suo compagno sono stati quindi arrestati e la vittima è stata allontanata dalla famiglia.

In Giappone non sono pochi i casi di violenze ai danni di bambini. Si stima che il Centro per la protezione dei minori gestisca circa 89 mila casi l’anno. Solo pochi mesi fa una bambina di 3 anni è morta dopo che sua madre le ha deliberatamente gettato una pentola di acqua bollente addosso. La piccola è deceduta a causa delle gravi ustioni sul volto e i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla. Non sono solo i bambini, però, a essere vittime di folli violenze: un’ex infermiera di una casa di cura è stata arrestata per aver ucciso una paziente 87 enne gettandola dal balcone. La stessa infermiera ha ammesso di avere ucciso altri pazienti, sempre con la stessa modalità, nel corso del 2014.