Provocano l'orso e rischiano una zampata: il web li condanna

Bisognerebbe sempre ricordarsi di portare il dovuto rispetto alla natura e, nondimeno, agli esseri viventi che coabitano il Pianeta assieme a noi, l'uomo. Se lo erano probabilmente momentaneamente dimenticato un gruppo di escursionisti che, in una delle isole dell'arcipelago di Curili, fra il Giappone e la pensiola russa della Kamchatka, hanno sfidato la pazienza di un orso bruno pacificamente immerso nell'ambiente surreale, magico e innevato di questa terra ai confini del mondo: il gruppetto, a bordo di una motoslitta, ha ripetutamente avvicinato l'animale, pur visibilmente spaventato dal rumore e dalle movenze dei mezzi da neve e intento in una fuga che, di suo, avrebbe dovuto far riflettere i motosciatori.

Niente di tutto questo: l'inseguimento è proseguito a oltranza finché, evidentemente vistosi messo alle strette, l'animale ha d'improvviso arrestato la sua corsa e, alzandosi su due zampe, ne ha utilizza una terza per cercare di colpire il guidatore di una delle due motoslitte, fortunatamente mancandolo. La disavventura ha spinto gli escursionisti, che avevano ripreso il tutto con le loro telecamere, a desistere dall'infastidire oltre l'orso e a far ritorno al loro accampamento, finalmente convinti non solo di averla scampata bella ma anche del grave errore commesso: quello di aver avvicinato in modo, forse consapevole e forse no, provocatorio un animale che, asssai probabilmente, aveva appena terminato il suo periodo di letargo e si aggirava ancora incerto fra i nevai delle Curili.

Una bravata che ha rischiato di finire in tragedia e che non è sfuggita né al mondo dei social, particolarmente prodigo di critiche nei confronti degli escursionisti, né alle autorità russe che sull'arcipelago esercitano la loro autorità. Anche perché, nonostante non sia esattamente edificante per chi lo ha girato, il video è stato caricato su Youtube, facendo in breve tempo il giro dei principali network, attirando commenti negativi e pareri negativi mai così uniformi: “Il comportamento dei due uomini è oltraggioso – ha spiegato in una nota Danila Dudarev, viceministro della silvicoltura e della caccia nelle Curili -. Le persone vanno alla ricerca di riprese spettacolari da condividere o solo per divertirsi, senza pensare al potenziale danno per gli animali. Gli orsi, se non provocati, non sono aggressivi: invece è possibile che in futuro il mammifero attacchi una persona a bordo di una motoslitta perché rimarrà il ricordo e lo spavento”.