Pasqua censurata, sulle uova

La ghigliottina del politicamente corretto si abbatte sulla Pasqua. In Regno Unito quest'anno oltre 70milioni di uova pasquali non avranno la scritta “Pasqua” sulla loro confezione. Si tratta – rivela il tabloid The Sun – di nove uova su dieci presenti nei supermercati britannici: recheranno la scritta priva di alcun riferimento alla festività religiosa “uova di cioccolato” o semplicemente “uova”.

Alcune aziende hanno risposto alla ridda di critiche che le è stata rivolta contro. C'è chi, su Twitter, ha sottolineando che “descrivendo le uova 'di cioccolato', si fa una descrizione più accurata del prodotto e dei suoi ingredienti” e c'è anche chi ha affermato che l'associazione tra uova e Pasqua è automatica, pertanto non ci sarebbe la necessità di scrivere il nome della festività sulla confezione del dolce di cioccolato.

La polemica ha coinvolto anche membri del clero. Il Sun riporta le affermazioni del sacerdote cattolico David Palmer, di Nottingham: “Se le imprese vogliono vendere uova di cioccolato tutto l'anno, bene, ma le stanno commerciando a Pasqua, quindi non parlare della Pasqua è cinico“. Il prete ha poi aggiunto che chi celebra la Pasqua “per le ragioni corrette” può non comprare uova.

Il tentativo di nascondere il riferimento alla Pasqua dalle uova non è nuovo nel Regno Unito. Lo scorso anno, le autorità di Sua Maestà aveva modificato il nome della tradizionale caccia alle uova da “Caccia alle uova di Pasqua” a “Caccia alle uova della Gran Bretagna”. Gli organizzatori avevano giustificato la novità asserendo il desiderio di “essere inclusivi e di coinvolgere anche bambini non cristiani”.

Il caso britannico ricorda molto da vicino ciò che è accaduto nell'autunno scorso in Francia. In quel caso, la tagliola aveva reciso il termine “Natale”, ma sempre nel nome dell'inclusività. A Poitiers e Nantes la festa natalizia era stata rinominata “Leon”, che è l'inverso della parola “Noel”. La scristianizzazione dell'Europa passa anche dal vocabolario.