Una nuova folle sfida social tra i teenager?

"Rodeo delle auto" o "cavalcare un'auto": quando a farla da padrone sono l'incoscienza e non curanza del pericolo

“Rodeo delle auto” o “cavalcare le auto”. Sarebbero questi i nomi della nuova folle sfida social che sarebbe diventata di “moda” tra i teenager. “Impresa” che verrebbe immortalata con gli smartphone per poi essere postata sulle piattaforme social.

Cosa è successo

Un ragazzino di 11 anni, a San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli, è finito in ospedale con una frattura scomposta di tibia e perone. La sua prognosi è di 30 giorni, come stabilito dai medici dell’ospedale Santobono hanno Sembrerebbe che la causa dell’incidente sia partecipazione del giovane alla nuova sfida che spopola tra i giovanissimi.

Il fatto è accaduto venerdì pomeriggio in via Galante: una donna a bordo di un’auto avrebbe riferito ai vigili che il ragazzino è piombato davanti al veicolo improvvisamente, senza che lei se ne fosse accorta. Sull’episodio indaga la Polizia Municipale che sta valutando l’ipotesi della sfida social.

Di cosa si tratta

Secondo quanto ricostruito, la nuova folle sfida consisterebbe nell’appostarsi nei pressi di un incrocio, gli amici agli angoli della strada, pronti con i cellulari in mano per riprendere l’incosciente e pericolosissimo gesto.

Il prescelto per la sfida aspetterebbe il rallentamento di un’auto nei pressi di un incrocio per poi saltare sul cofano della vettura e farsi trasportare fino a quando il conducente, dopo essersi ripreso dallo spavento, frena fino a fermarsi.

A questo punto, il giovane scappa insieme agli amici che nel frattempo, aiutati dai loro smartphone, hanno ripreso tutta la scena per poi postarla sui social.

Non sarebbe un episodio isolato

Come riferisce Il Mattino, non si tratterebbe di un episodio isolato, ma altri fatti simili sarebbero stati segnalati anche in altre zone del capoluogo campano. Giorgio Carcatella ufficiale di Polizia Municipale, delegato Usb commenta: ”C’è da migliorare il servizio di videosorveglianza, sono troppe le zone incontrollate”.