Nomadi gli incendiano casa tre volte per futili motivi

Fine dell'incubo per un agricoltore 63enne di Aviano, in provincia di Pordenone. Dopo che per diversi di giorni la sua abitazione e la sua tenuta di campagna – compresi trattori agricoli, rimorchi, varie attrezzature e bombole di gas custoditi in un capannone – sono state prese di mira dai piromani, ora ha ottenuto che questi ultimi siano stati denunciati: si tratta di due fratelli minorenni, di 14 e 15 anni, nomadi, che risiedono con la famiglia in una roulotte. Tre gli incendi ai danni dell'agricoltore: il primo giovedì scorso, 28 giugno, l'ultimo lunedì scorso, 2 luglio. Presi dai carabinieri, i due adolescenti hanno vuotato il sacco, ammettendo di essere i piromani. A inchiodarli anche alcune testimonianze e immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisiti dagli investigatori. Cosa li ha spinti ad appiccare gli incendi? Futili motivi, spiega Il Gazzettino.

Nell'ultimo incendio, l'incendio è stato appiccato al materasso della camera da letto del 63enne, il quale fortunatamente non era a casa, visto che l'intera abitazione è andata distrutta. Non paghi, i due giovani criminali hanno anche rubato alcune bici a casa del sindaco di Aviano, Ilario De Marco. Dopo aver scavalcato il muretto di recinzione hanno rubato tre biciclette, di cui una elettrica poi abbandonata e rinvenuta dal proprietario. La descrizione dei ragazzi e le immediate indagini dei carabinieri si sono concentrate subito nei confronti dei due fratelli nomadi. Entrambe le bici, del valore complessivo di circa 700 euro, sono state rinvenute dai militari dell'Arma in una zona di campagna.

I due, su indicazione della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, sono stati denunciati, in stato di libertà, per i reati di incendio aggravato continuato e furto aggravato in abitazione. I fratelli sono anche stati accusati di furto aggravato, incendio, danneggiamento e diffamazione nei confronti di un'insegnante, avvenuto a giugno.